Messina: “futuro anteriore” di Veronica Di Perna in tour
prossima tappa ad agosto a Barcellona Pozzo di Gotto
Dopo Capo d’Orlando e Milazzo, sarà presentato a Barcellona Pozzo di Gotto, nel messinese, il romanzo di debutto della scrittrice e psicologa Veronica Di Perna. Ieri sera il giardino letterario di villa Vaccarino ha ospitato la presentazione del romanzo di debutto di Di Perna dal titolo “Futuro anteriore-memoria di uno sconosciuto” che era stato oggetto di interviste online e numerose recensione, ma mai protagonista di appuntamenti in presenza.
Dopo la primissima uscita del 13 luglio a Capo d’Orlando all’hotel Faro, ieri sera l’autrice ha avuto il piacere di dialogare a Milazzo. Alla presenza dell’assessore del comune di Milazzo, Francesco Alesci, che ha portato i saluti dell’amministrazione e organizzato la manifestazione nell’ambito del cartellone estivo, Veronica Di Perna ha dialogato con la giornalista Cristina Saja. L’incontro si è concluso con il dialogo dei presenti con l’autrice.
“Quello di Veronica è certamente e senza dubbio un romanzo psicologico in cui ritroviamo facilmente la sottile, continua e minuziosa analisi interiore, l’esplorazione dell’inconscio, quella parte più profonda della psiche umana che spesso condiziona e determina le nostre azioni, i nostri comportamenti, le nostre scelte di vita – afferma Cristina Saia – Questo tipo di romanzo, che nasce tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, presenta una struttura completamente diversa rispetto a quella del romanzo tradizionale: la narrazione, infatti, anziché seguire un ordine cronologico dei fatti, segue il corso dei pensieri, delle emozioni, dei ricordi dei personaggi che di frequente ripercorrono il passato per prenderne coscienza e analizzarlo. In tal modo i fatti narrati si intersecano liberamente tra loro attraverso una continua alternanza di piani temporali.
Nel romanzo di Veronica – prosegue Saia – succede qualcosa che va oltre: non c’è disordine cronologico, ma soltanto la prevalenza del percorso dei pensieri. Così quello che è un viaggio in senso logistico, diventa un viaggio interiore. Anche sul piano stilistico espressivo il romanzo psicologico introduce delle novità, quali la tecnica del monologo interiore e del flusso di coscienza: due caratteristiche che mi fanno venire in mente l’autorevolezza di Italo Svevo, Luigi Pirandello, James Joyec ma che in Di Perna ho trovato molto leggero, attuale al nostro tempo e alla situazione che stiamo vivendo”.
“Sì – conferma dal canto suo l’autrice – la mia è una sfida narrativa e il mio obiettivo è soltanto offrire una mia lettura della realtà, senza alcuna pretesa. Non si tratta di un’autobiografia, piuttosto del racconto della mia esperienza di vita”.
Veronica Di Perna offre ai lettori i suoi occhiali e gli mostra un mondo, suggerendo sensazioni, emozioni, riflessioni e invitandolo a fare lo stesso viaggio ma dentro se stessi. “Sono circa 170 pagine, edite New Book edizioni, che si leggono in maniera repentina e piacevole, un progressivo accompagnamento verso altre mete e altri punti di vista. Veronica non parla di sé – aggiunge Saja – semplicemente ci presta la sua lente di ingrandimento e legge una realtà, mostrandocela a processo finito cioè quando ha oltrepassato un filtro: il suo. Quello da project manager, da psicologa di un centro antiviolenza, di una scuola, di un’audizione del minore, da psicologa-libero professionista quale è. Senza riserve, dona e questo fa di lei una scrittrice”.
Prossimo appuntamento ad agosto a Barcellona Pozzo di Gotto.
L’autrice, Veronica DI Perna, nata a Patti 36 anni fa, qui ancora vive. Psicologa libera professionista è stata project manager per diversi enti pubblici e privati, ha lavorato spessissimo con e per le scuole di ogni ordine e grado, si è molto occupata di violenza di genere per un noto centro antiviolenza siciliano come consulente.