Capo d’Orlando: i probabili candidati a confronto

Capo d’Orlando, la “perla del Tirreno”, come la chiamava il famoso cantautore Gino Paoli, si trova ad affrontare nuove sfide. In autunno la cittadina con una popolazione pari a 13.296 abitanti (ultimi dati ISTA) su un’area di 14,43 Km quadrati, sarà chiamata ad eleggere il primo cittadino che dovrà guidare il comune per i prossimi cinque anni e avrà oltre all’onore di sedere sullo scranno più alto del palazzo comunale, anche l’onere di affrontare diverse problematiche.

Sicuramente si potrà fare affidamento su alcuni aspetti positivi di Capo d’Orlando che è una località giovane  a vocazione essenzialmente turistica, dal clima mite e dalle bellezze attrattive. Le problematiche da affrontare però sono tante: dipendenti comunali da mesi senza stipendi, casse comunali al collasso, questione rifiuti da rivedere, area parcheggi fortemente limitata, mareggiate che avanzano di stagione in stagione, questione antenne (anche il 5G), sversamenti in mare e tanto altro.

Nessuno ha presentato ancora una candidatura ufficiale. Il toto nomi è aperto. Noi abbiamo voluto contattare il sindaco uscente, Franco Ingrillì; il capogruppo della minoranza consiliare, Renato Mangano e Luca Giuffrè del movimento civico “People flash mob”. Il primo cittadino uscente, Franco Ingrillì, si era detto disponibile a rispondere alle domande poste, ma non ne ha avuto il tempo per varie problematiche, fra cui la vertenza tra Comune e fondazione Famiglia Piccolo, Ecolandia srl-servizi ambientali e le proteste e lo stato di agitazione dei dipendenti comunali che non hanno ricevuto le ultime tre mensilità di stipendio. Oggi (mentre scriviamo) l’agitazione sembra essere rientrata, ma Franco Ingrillì tra viaggi a Palermo e Messina non ha avuto modo di incontrarci per rispondere alle nostre domande. Nel prossimo numero analizzeremo meglio con il primo cittadino le problematiche della cittadina e faremo un bilancio degli ultimi 5 anni di amministrazione.

Intanto sentiamo ciò che ha risposto il capogruppo alla minoranza, Renato Mangano, alle nostre domande.

Renato Mangano 61 anni, dirigente d’azienda presso enti pubblici e privati, attuale consigliere comunale presso Capo d’Orlando, il suo impegno verso la politica del Comune orlandino è noto, non è ancora chiaro però chi sarà il vero volto del gruppo che concorrerà per le amministrative di cui lei stesso farà parte. Può darci qualche chiarimento in merito, anche sul possibile nome del candidato?

Confermo la mia passione per la politica “del fare” interpretando interessi diffusi con l’obiettivo di garantire pari dignità e medesime opportunità a tutti i cittadini indipendentemente dalla casacca indossata e dalle scelte politiche operate nella cabina elettorale.  Confermo, altresì, che unitamente ai colleghi consiglieri Gazia Sandro, Liotta Teodolinda e Scafidi Felice sono attualmente impegnato nell’“Operazione Verità”, sulla drammatica situazione economico-finanziaria del Comune di Capo d’Orlando, al fine di scongiurare il default dell’Ente locale con inevitabili ripercussioni negative sull’intera comunità paladina. Pertanto, il nome del futuro candidato a Sindaco sarà scelto nel rispetto della massima trasparenza e d’intesa con tutti i partecipanti al gruppo di lavoro che si impegneranno nella redazione del “programma elettorale”.

La squadra che concorrerà insieme a lei a quali obiettivi si dovrà porre e quali caratteristiche dovrà possedere?

Sarà una squadra civica aperta al contributo di chiunque voglia spendersi per una Capo d’Orlando “Capitale dei Nebrodi”. La richiamata compagine politica, unitamente a tanti amici e simpatizzanti, ai vari partiti politici nonché appartenenti ad enti no-profit, quali espressioni della società civile, si prefigge l’obiettivo di organizzare una squadra qualificata e competitiva per il prossimo appuntamento elettorale al fine di garantire puntuali e qualificati servizi alla Città di Capo d’Orlando con una classe dirigente interprete di una gestione virtuosa della res publica.

Quali, secondo lei, i maggiori limiti della politica orlandina condotta negli ultimi decenni?

L’assenza di trasparenza amministrativa, la persistente ricerca del consenso con il classico voto di scambio, l’ostinata separazione della comunità fra i sostenitori e gli oppositori all’amministrazione attiva, l’incapacità nella programmazione dello sviluppo locale con fondi pubblici a dispetto dei numerosi mutui che hanno determinato la nota crisi finanziaria del bilancio comunale. Solo recentemente, grazie al nuovo responsabile dell’ufficio ai Lavori Pubblici, il Comune di Capo d’Orlando finalmente è stato destinatario di finanziamenti a fondo perduto al 100%.

Ritiene che le ultime rappresentanze politiche abbiano avuto qualche merito ed in caso quale?

Quella di aver saputo mistificare la verità nascondendo per tanto tempo la gravissima situazione economico-finanziaria delle casse comunali, attribuendo ai debiti, spesso clientelari, il significato di investimento; difficoltà che ormai da tantissimi anni non consentono di onorare regolarmente le obbligazioni con i dipendenti comunali e con i fornitori di beni e servizi, rendendo l’Ente locale inaffidabile anche con gli istituiti di credito che sempre più spesso si rifiutano di intrattenere rapporti finanziari nonché con le imprese che intrattengono rapporti lavorativi con l’Ente de quo.

Occupando un ruolo all’interno della casa comunale di Capo d’Orlando, con quale atteggiamento il suo gruppo si propone di poter risolvere in maniera definitiva la questione rifiuti e il riproporsi dei mancati stipendi ai dipendenti comunali?

Sulla problematica dei rifiuti abbiamo già dimostrato la “mala gestio” delle amministrazioni attive che si sono succeduti negli anni, in quanto hanno avvallato servizi non resi e sovrafatturati in danno delle tasche dei cittadini-utenti che ancora  ad oggi sono in attesa della riduzione del 30% sulla Tari 2020, nonostante abbiamo dimostrato che il costo del servizio non era di 3.900.000,00 Euro ma di 2.800.000,00 Euro come certificato con il Consuntivo 2020 dagli uffici comunali competenti.  Si evidenzia, inoltre, l’incapacità amministrativa nella gestione dei servizi ambientali con il conseguente sperpero del denaro dei cittadini. Si è passati da una gestione fallimentare di più di 4 milioni di euro per il 2015 ad una programmazione virtuosa di meno di 2 milioni di euro all’anno nel 2020 nell’ambito del nuovo affidamento settennale alla Ecolandia srl in sostituzione della Multiecoplastic, gestore storico di tutti i servizi ambientali delle pregresse amministrazioni. Per quanto riguarda la soluzione al mancato rispetto degli obblighi contrattuali nei confronti dei dipendenti comunali, che in questi giorni hanno maturato la quarta mensilità non pagata, è sufficiente tagliare drasticamente i costi della politica e le spese clientelari a vantaggio dei soliti noti.

L’erosione della costa e gli sversamenti a mare sono una di quelle questioni fondamentali per poter risanare parte dei limiti di questo paese, come intende affrontarli in un futuro da primo cittadino?

Non si può prorogare “sine die” la risoluzione dei problemi dell’erosione della costa e della depurazione delle acque reflue”,  ma bisogna intervenire con una opportuna e tempestiva programmazione, d’intesa con gli organi professionali, le associazioni ambientaliste e gli operatori turistici e commerciali. In sintesi, monitorare il “Contratto di Costa Regionale”, in corso di esecuzione, implementandolo con le opere di manutenzione ordinaria dei pennelli a mare e con lo sversamento periodico di sabbia nonché con idonei e tempestivi interventi tampone per scongiurare i noti e periodici “sversamenti a mare” con inevitabile inquinamento del litorale, nelle more del completamento sia dell’iter progettuale che della fase esecutiva dei lavori di adeguamento/potenziamento dell’attuale depuratore.

Luca Giuffrè, 53 anni, dipendente comunale del settore tecnico, ex consigliere comunale in carica fino al 2003, potrebbe essere lei uno dei candidati alle prossime amministrative. Il movimento civico “People flash mob” sarà in lizza per le elezioni di autunno?

La discesa in campo del movimento passa da una volontà del coordinamento in base alle risultanze e alle determinazioni dei suoi componenti. Io sono a disposizione, qualora lo chiederanno, di offrire la mia persona come candidato a sindaco di Capo d’Orlando.

Quali sono le gravi mancanze delle amministrazioni passate per le quali lei si sente di dare dei giudizi?
Le mancanze le abbiamo documentate con video settimanali presentati su alcune pagine social che affrontano ogni volta tematiche differenti inerenti la politica, le infrastrutture, la viabilità, la gestione dei rifiuti e tanti altri ancora.

Quali sono secondo lei i limiti attuali di Capo d’Orlando?

I cittadini di Capo d’Orlando dovranno chiedersi di quale economia si dovrà vivere per il prossimo decennio. Noi abbiamo fatto delle proposte, da oltre tre anni, con una “visione” turistica e per migliorare l’accoglienza e la vivibilità a turisti e cittadini per 12 mesi l’anno.

Cosa propone per superare questi limiti?

Non vivere di sole apparenze e rinnovare la classe politica.

Da possibile futuro sindaco, quali gli obiettivi che ci terrebbe a raggiungere ne corso di una sua possibile legislatura?

Sicuramente bisognerà chiarire lo stato del bilancio e l’incidenza delle rate dei mutui. Poi occorrerà migliorare il funzionamento del depuratore e condotta sottomarina. E, ancora, garantire l’erogazione dell’acquedotto soprattutto nelle contrade situate in collina ed evitare i continui problemi del conferimento dei rifiuti nelle discariche e con le società di raccolta dei rifiuti differenziati.

Questo movimento civico ha in qualche modo mosso gli scacchi verso una direzione che potrebbe non essere la solita?

Questo movimento civico ha impedito, a chi si sente padrone del paese, di presentare una lista di maggioranza e una lista “civetta” con candidato a sindaco “pupazzo” per conquistare pure l’opposizione e mettere le mani sul paese. Mi preme aggiungere che tutte le associazioni e tutti i cittadini sono ben accetti in questo progetto, ma chiunque abbia già svolto attività politica non avrà spazio all’interno del movimento civico People’s Flash Mob.

 

Nancy Calanna

 

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