Venetico (Me): il giovane imprenditore con un’anima verde

I rifiuti prodotti in tutta Italia che ogni anno prendono vita a Messina. Questo grazie al progetto del giovane imprenditore con l’anima verde di VEnetico, Fabio Piccione. Ogni anno sono più di 21.000 i rifiuti che vengono recuperati e riciclati tra: ferro, ottone, acciaio, alluminio, rame e altri materiali.

Ogni singolo componente di auto, infissi di alluminio, radiatori e caldaie, metalli e ferro recuperati da demolizioni industriali, ogni tipo di metallo ferroso e non ferroso viene analizzato e separato dai materiali non recuperabili, valorizzato e reintrodotto nel ciclo economico. Così oggi una carcassa di automobile diventa tondino per edilizia e metalli di vario genere finiscono in fonderie per diventare nuovi prodotti. Non si butta via quasi nulla. Tutto assume valore all’insegna del rispetto dell’ambiente, dell’ecologia, della sostenibilità. Di nome e di fatto la ditta “Empire ecology” con sede a Venetico racconta una storia di successo nata in modo casuale con la vendita di una pinza per freni su Ebay ed oggi divenuta un “green business” e una testimonianza di come fare impresa in Sicilia con sacrificio, onestà e talento.

Fabio Piccione, 32 anni, ha iniziato a lavorare subito dopo il diploma per Carlson Wagonlit Travel quale analista del business. Nel 2011 inizia a vendere ricambi usati per auto attraverso marketplace con un discreto riscontro. Nel 2016, supportato da un incubatore bresciano, sviluppa un software di catalogazione di ricambi usati per autodemolitori. Nel 2018 rientra in Sicilia, nella sua Venetico, affitta il ramo d’azienda della rottamazione dove tutto aveva avuto inizio e un anno dopo acquista l’intero impianto. “Oggi – ci dice – abbiamo 38 impiegati, di cui 6 donne, molti giovani con un’età media di 32-22 anni. L’indotto comprende centinaia di famiglie alle quali diamo liquidità immediata. Siamo passati da un fatturato di 17.000 euro nel 2018 ad una previsione per il 2021 di 15 milioni di euro all’anno”.

I materiali trattati si dividono in due grandi categorie: ferrosi e non ferrosi. A conferire nell’azienda di Venetico solo aziende autorizzate al trattamento dei rifiuti, poi Empire provvede allo stoccaggio, trasformazione e valorizzazione del prodotto pronto per essere riusato. Empire non cerca clienti, ma è alla ricerca di fornitori. “Paradossalmente abbiamo il problema contrario dal punto di vista commerciale – spiega Piccione – cerchiamo interlocutori da cui comprare i rifiuti e non soggetti a cui venderli”.

Nei prossimi 10 anni è prevista una crescita esponenziale dell’attività. “Vogliamo diventare leader nel Sud in questo settore e contribuire a rendere il mondo un posto più pulito e verde, innovando continuamente e mettendo al centro dei nostri valori – conclude Piccione – le persone e l’ambiente”.

E quando gli si chiede come mai abbia scelto il nome “impero” in inglese per la sua azienda, Piccione si lascia andare ai ricordi. “E’ una promessa – dice – fatta a mia madre che ho perso quattro anni fa. Lei quando ero adolescente mi prendeva in giro per il mio spiccato senso imprenditoriale e mi chiamava Napoleone e io le rispondevo “farò un impero come lui”. Promessa mantenuta, anche per il bene del pianet”.

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