Capo d’Orlando (Me): i debiti del comune con la fondazione Piccolo

Il comune di Capo d’Orlando è in debito con la fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella che gestisce la villa di contrada Vina dove vissero i baroni Lucio, Casimiro e Agata Giovanna, di oltre 242.000 Euro. Una situazione debitoria che viene evidenziata nella Pec inviata dalla fondazione orlandina al sindaco Ingrillì; al segretario comunale, ai revisori dei conti e all’avvocato Antonino Gerbino.

Lo scorso 10 giugno è stato notificato un decreto di pignoramento presso terzi. I crediti dovranno essere resi dal comune di Capo d’Orlando al creditore pignorante, la BCC Gestione Crediti, società per la gestione dei crediti s.p.a.

I 242.563,54 Euro che il comune deve versare derivano da decreti ingiuntivi del 2017 e dalla convenzione siglata tra la fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella e il comune di Capo d’Orlando. Si tratta del decreto ingiuntivo 261 del 13 luglio 2017 del tribunale di Patti per poco più di undicimila euro comprensivi di Iva, Cpa e spesse generali. Il secondo decreto ingiuntivo è stato emesso dal tribunale di Patti il 13.luglio del 2017 (n.262) per un importo di quasi 16.000 euro (precisamente 15.687,58). Inoltre, per quanto riguarda la convenzione tra il comune e la Fondazione orlandina, siglata il 27 settembre del 2014, sulla base di un credito di 250.000 Euro, il comune ha versato alle casse della fondazione soltanto 41.666,67 euro. Il credito nascente dal rapporto contrattuale era già stato oggetto di cessione pro solvendo a SACE FCT spa. La cessione era stata ritualmente notificata al comune di Capo d’Orlando e accettata con la nota 29399 del 27 novembre 2014. Il comune non ha poi pagato la SACE FCT, creditore cessionario, che ha sollecitato il pagamento. L’amministrazione orlandina si è poi dichiarata disponibile a versare ulteriori 100.000 Euro in 12 rate mensili, come specificato nella nota 2308 del 23 gennaio 2017 a firma Colica-Ingrillì. Ma ancora una volta il comune si è reso inadempiente, la SACE FCT spa ha risolto il contratto di factoring, come da nota notificata anche al comune e ha ottenuto esclusivamente nei confronti della fondazione Piccolo il decreto ingiuntivo 21692 del 2019 del tribunale di Milano per il recupero della somma effettivamente erogata in favore dell’ente morale, oltre interessi e spese, di 208.333,33 euro, oltre ai danni derivati e derivandi dall’inadempimento contrattuale.

E, ancora, nella Pec della fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, vengono ricordati altri debiti. Il comune dovrà pagare poco più di 2.100 Euro a seguito della sentenza 2210 del 21 marzo 2019 della commissione tributaria di Messina e quasi 5.400 Euro a seguito della sentenza della commissione tributaria di Messina 2514 del 26 febbraio 2019.

Maria Chiara Ferraù

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