Catania: “periferie e legalità” con il magistrato Ardita

Il magistrato Sebastiano Ardita venerdì prossimo 9 ottobre incontrerà i volontari della rete sociale Librino a Catania. Appuntamento alle 16.30 del 9 ottobre all’anfiteatro di viale Castagnola 4 con un incontro sul tema: “Periferie e legalità”.

L’incontro, organizzato dalla rete sociale Librino, in collaborazione con il coordinamento catanese del volontariato, il coordinamento FIR e il centro di servizio per il volontariato etneo, prevede un format originale. Ardita, presidente della I commissione del CSM e da anni impegnato nella lotta alla mafia sarà disponibile all’ascolto e al dialogo aperto, pronto a rispondere e commentare le domande, i dubbi e le osservazioni degli interventi.  Sarà un momento prezioso per riflettere sulle periferie, sulla gestione dei beni comuni e sulla necessità di rintracciar eun filo comune che ricucia i temi della legalità, dell’impegno del volontariato e delle opportunità di sviluppo per la città.

Proprio sabato 3 ottobre l’anfiteatro di viale Castagnola è stato ripulito dai volontari in collaborazione con il comune di Catania. “Noi tutti siamo un bene comune”. Questa la frase che campeggiava sulla maglietta colorata con cui i volontari, giovani e famiglie si sono distinti in questa azione di cittadinanza attiva.

“Abbiamo reso fruibile uno dei tanti beni comuni dimenticati dalla città di Catania e vogliamo trasformare questo luogo in una piccola piazza – dichiara Guglielmo Barletta, portavoce dei volontari della rete sociale Librino – questo spazio aperto diventerà luogo di scambio e incontro e sarà teatro della numerosa attività educativa, ricreativa, sportiva e culturale che portiamo avanti già da anni grazie alla rete delle associazioni di volontariato, che non hanno mai fatto mancare impegno e presenza nel quartiere.

Reclamiamo ancora una volta spazio e attenzione per Librino, solo dal lavoro quotidiano dei volontari e con il coinvolgimento  della comunità possiamo costruire concrete opportunità di sviluppo e legalità e possiamo rafforzare i rapporti tra le istituzioni presenti nel tessuto sociale: ospedale, forze dell’ordine e Comune”.

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