Grammichele (Ct): rubano l’identità a due commerciarti per truffare i grossisti, presi

I carabinieri li hanno presi dopo aver rubato l’identità a due commercianti per truffare i grossisti. Le manette sono scattate ai polsi di Antonino Rapisarda, 68 anni e Antonino D’Urso, 32 anni, entrambi di Grammichele. I due dovranno rispondere di concorso in truffa, sostituzione di persona e resistenza a pubblico ufficiale.

I due si erano appropriati dell’identità commerciale di una ditta di Grammichele preposta alla vendita di prodotti alimentari utilizzandone la partita IVA per porre in atto una serie di truffe.

Avevano persino creato ad arte un indirizzo email con il cognome dei veri proprietari dell’attività commerciale e utilizzavano delle schede telefoniche intestate a cittadini extracomunitari, non censiti nel territorio italiano e contattavano dei grossisti di prodotti alimentari per l’acquisto di forniture da rivendere al dettaglio.

Gli investigatori hanno ricostruito una di queste truffe commesse in danno di un grossista di vini della provincia di Agrigento, cui i malviventi hanno richiesto ed ottenuto, nel giro di pochi giorni, due distinte partite di vino: la prima di 1.300 euro e l’altra di 2.600 euro.

Gli acquisti venivano effettuati tramite l’invio via mail di copia di due bonifici, falsi, che inducevano in errore il commerciante che, avendo già eseguito la prima consegna, si stava preparando a far partire il corriere per la seconda spedizione di ben 510 bottiglie di vino. Questa volta a bordo del mezzo è salito anche un carabiniere seguito dai colleghi sulle auto civetta, tutti diretti a Catania, precisamente in via Alessandro La Marmora, luogo in cui era stata concordata la consegna.

Dopo alcune telefonate fatte da uno dei correi all’autista del mezzo, per meglio indicargli l’esatto punto dove avrebbe dovuto scaricare la merce, si presentavano i due personaggi che stavano per iniziare a scaricare i colli quando si sono visti materializzare intorno i carabinieri. Vistisi circondati, sono fuggiti tentando di nascondersi tra le auto in sosta, dietro le quali gli operanti li hanno stanati e ammanettati.

Gli operanti hanno recuperato e sequestrato un tablet con all’interno le false carte d’identità, una Sim utilizzata per contattare il fornitore ed intestata ad un extracomunitario, nonché 2 telefoni cellulari. La merce è stata restituita all’azienda produttrice mentre i due arrestati sono stati relegati agli arresti domiciliari. Sono in corso ulteriori approfondimenti per risalire ad eventuali altre vittime dei due truffatori.

 

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