Teatro: Sebina Montagno diretta da Vlad Feier

L’attrice siciliana Sebina Montagno è stata diretta dal regista Vlad Feier (The Premonition, The Intruder                e Still Here) nell’ambito della performance teatrale “The Train”, allestita tramite dirette streaming curate dal prestigioso “Stages 42 Theater” di New York. Le dirette sono state trasmesse dall’1 al 14 Settembre scorsi.

Sebina ha ricoperto i panni di Caterina, un’italo-italiana innamorata di uno spietato boss mafioso newyorkese.

In una breve intervista, Sebina ci ha raccontato chi è la sua Caterina:

“Siamo nel 1924. La mia Caterina è una donna rigida, tutta d’un pezzo; una donna in carriera, figlia di immigrati italiani ma perfettamente integrata, ormai, nel tessuto socio – culturale della Grande Mela; la sua vita, tranquilla e “ordinata”, viene ben presto sconvolta da un incontro con uno dei boss mafiosi che hanno messo a ferro e fuoco la citta di New York all’inizio degli anni 90’.

Chi è l’uomo misterioso? 

“L’uomo di cui Caterina si innamora è Aldo Genna, una personalità senza scrupoli, che riuscirà inizialmente ad ingannare la stessa Caterina, nascondendosi dietro la facciata del bravo imprenditore Made in Italy, onesto e leale, il cui talento manageriale avrebbe trovato finalmente quel degno riconoscimento in uno dei paesi più meritocratici al mondo: gli Stati Uniti, appunto!”

Cosa accade quando Caterina scoprirà la verità sul conto del boss?

“Caterina intraprenderà un viaggio alla scoperta dei retrocena e del marciume che si nasconde dietro i clan malavitosi newyorkesi degli anni 90’. La sua è una vera e propria epopea storica, capace di regalarci una retrospettiva cruda e disarmante di quelli che furono, forse, gli anni più devastanti, da questo punto di  vista, per gli Stati Uniti in generale e per la città di New York in particolare. Una disamina viscerale e cruenta che solo un grande regista come Vlad poteva essere in grado di mixare perfettamente, coadiuvandola con una sottotrama altrettanto unica e coinvolgente: la storia di un legame d’amore profondo, capace di mettere in crisi un uomo potente, affiliato da anni ai clan mafiosi della città”.

C’è un lieto fine?

“Si, ci sarà un bellissimo lieto fine!”

Com’è stato lavorare con Vlad Feier?

“Vlad somiglia molto alla mia Caterina, è un uomo rigido e tutto d’un pezzo, proprio come lei; e questo elemento ha rappresentato un grande vantaggio e un confortante e sicuro “rifugio artistico” per me, trattandosi soprattutto di una lavoro creativo avvenuto a distanza, causa Covid: lavorare con veri professionisti come Vlad Feier, ti regala quella rara opportunità di costruire un processo creativo che sia svincolato da qualsiasi tipo di subordinazione e barriera di tipo registico; Vlad mi ha concesso la rara opportunità di esplorare privatamente e personalmente tutte le pieghe emotive che un personaggio così complesso e contraddittorio, come quello di Caterina, è capace di contenere in sé. E devo ammette che è stato un viaggio intimo meraviglioso e sconcertante”.    

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