Interviste: Antonio Mazzeo e il mondo che non cambia

Solidi poteri e rinnovati interessi sulla scorta del futuro delle generazioni

Ricerca della pace, disarmo nel mondo, sviluppo ecosostenibile, istruzione educativa e formativa, lotta alla borghesia mafiosa. Questi i temi che sottolineano l’operato di Antonio Mazzeo, insegnante e attivista sempre pronto. Saggista, analista, scrittore. Del suo testo “Le mani sull’Università” 10 mila copie andate a ruba. Dopo aver scritto “I padrini del Ponte” nel 2010 ha ricevuto il Premio Bassani. Uniti con l’ass. antimafie “Rita Atria” di Milazzo e al “comitato per la pace e per il disarmo unilaterale di Messina” il 17 dicembre del 1996 hanno presentato il primo dossier inchiesta diventato poi libro sul famoso caso di Graziella Campagna. L’omicidio avvenuto il 12 dicembre 1985 a Villafranca Tirrena portò alle prime condanne l’11 dicembre 2004.

Pertanto l’intervista che ascolterete avrà come punto di partenza la Sicilia per illustrarvi poi, come una ragnatela, di che pasta è fatto il mondo d’oggi.

 

Tele tra politiche e mafie globali complici di scabrosi interessi di parte noncuranti della “cosa pubblica”. Gestioni imprenditoriali dell’Italia di oggi, servile solo al Dio denaro, il paese “dell’Italia bella” ma anche “dell’industria bellica”. I recenti rapporti tra Italia e Qatar. Ma non solo, vi sono anche i poli imprenditoriali che succhiano profitti dall’Africa vicina. E poi v’è l’Italia, quella che non decolla che non produce crescita gestionale nel lungo termine. I disastri sanitari, lo smantellamento educativo di una scuola che continua a cedere pezzi, le nuove mafie nei covi della sanità, il ruolo della massoneria in Sicilia ieri e oggi, i ridicoli “scoop” sulla costruzione del ponte sullo stretto <<qui l’Italia si è autoincastrata>> utile solo allo sperpero di denaro pubblico su base di esigenze di trasporto ormai superate, l’onda della Lega in Sicilia e poi il cerchio si chiude laddove gli ideali dovrebbero volare “la Chiesa” sogno dei poveri, audacia degli sfrontatiil Vaticano ha un doppio ruolo con il Papa Bergoglio che fa appelli per la pace contro le armi etc., poi ci sono gruppi finanziari legati a santa madre chiesa che non hanno nessun problema ad investire nei gruppi finanziari del complesso industriale. Ad aggiungersi una questione irrisolta che riguarda i cosiddetti cappellani militari. Un Papa che anatemizza la guerra poi consente questa figura che si è sviluppata in modo particolare durante la prima guerra mondiale e che dovrebbe fare assistenza ai militari in guerra e che di fatto è un ufficiale militare perché il cappellano non è soltanto un uomo di chiesa ma anche un militare pagato dalle strutture suddette”.

Dopo un intenso confronto la conclusione con Antonio Mazzeo, ha un sogno: quello di lasciare il mondo quantomeno come quello che ha trovato all’inizio delle sue lotte.

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