Tremestieri Etneo (Ct): minaccia di morte la moglie, allontanato da casa

Gli è stato vietato di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie. L’uomo ha infatti bastonato la donna, incinta. È successo a Tremestieri Etneo, nel catanese, dove i carabinieri hanno applicato la misura cautelare.

I militari sono intervenuti a seguito della richiesta d’aiuto di una 23enne, madre di un bambino nato soltanto 4 mesi prima e che era stata minacciata ancora una volta dal convivente. L’immediato intervento dei militari, già informati dalla donna dei soprusi e delle botte ricevute, ha permesso di bloccare l’uomo proprio mente stava allontanandosi dall’abitazione condivisa con la compagna e il figlio.

Nell’appartamento i militari hanno trovato la donna insieme alla madre, entrambe in lacrime e visibilmente scosse. La vittima ha raccontato che poco prima l’uomo per futili motivi l’aveva minacciata di morte con una mazza da baseball in una mano ed un coltello da cucina nell’altra. In effetti gli oggetti sono stati rinvenuti dai militari dell’arma nel salotto dell’abitazione.

La decisione di denunciare le percosse e le umiliazioni quotidianamente subite è scaturita dal fatto di aver finalmente preso coscienza che quella era una via senza uscita e una decisione andava presa soprattutto nell’interesse del figlio piccolissimo.

Secondo quanto riferito dalla vittima, il comportamento del compagno era cambiato dopo la detenzione nel carcere di Bologna per rapina. Al suo ritorno era più aggressivo e la donna ha vissuto dei momenti davvero difficili, ma ciò nonostante non aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Nello scorso novembre, quando era al settimo mese di gravidanza, l’uomo si era reso artefice dell’ennesima aggressione nei confronti utilizzando un bastone con cui le aveva provocato una contusione ad una spalla.

Dopo la nascita del bambino il comportamento dell’uomo era diventato perennemente minaccioso e non erano rare le minacce di morte. “Ti brucio, ti ammazzo per strada” le diceva e nel tentativo di privare la compagna di qualsiasi punto di riferimento per chiedere aiuto, le diceva: “chiama le guardie se ne sei capace…jo t’a fazzu finiri mali, t’ammazzu, chiamali i carabinieri”.

Un’aggressività che non ha risparmiato nemmeno i suoceri. L’uomo li ha infatti minacciati di dare fuoco alla loro attività commerciale oppure insultando la suocera che cercava di difendere ovviamente la figlia da tanta rabbia e si vantava ance della propria “capacità criminale” dicendole: “sei una poco di buono, hai le labbra rifatte, si pessa, noi siamo un onore. Io sono un ladro, ladro!!! E ne vado fiero!!!”.

L’uomo ha eletto ora il proprio domicilio nell’abitazione della famiglia di origine.

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