Palermo: la commissione antimafia Ars querela Paolo Borrometi

La commissione antimafia dell’Ars questa mattina all’unanimità ha dato mandato al suo presidente, Claudio Fava, di presentare una querela per diffamazione nei confronti del giornalista Paolo Borrometi.

Assenti al momento del voto gli onorevoli Assenza e Schillaci.

“Daremo mandato ai nostri avvocati e parleremo solamente attraverso gli atti – ha detto Claudio Fava”. Ieri Fava aveva spiegato quanto accaduto dopo l’audizione del giornalista Borrometi nell’ambito dell’inchiesta sul ciclo dei rifiuti in Sicilia. Borrometi, interrogato sulle ragioni per cui nel 2015 non aveva pubblicato sul proprio blog “La spia” la notizia di un manifesto sottoscritto da alcuni intellettuali a sostegno del sindaco di Scicli, Francesco Susino, aveva sostenuto di aver pubblicato il manifesto e che avrebbe fatto avere tutto all’Antimafia. L’articolo, infatti, non era stato trovato nell’archivio della testata dai funzionari della commissione.

“Il 2 marzo scorso – ha osservato Fava – pochi minuti dopo una telefonata di sollecito da parte di una funzionaria, il pezzo è comparso in rete, retrodatato di cinque anni. A quel punto Borrometi ha accusato di falso la commissione”. L’ultima telefonata da parte dei funzionari, sostiene Fava, “è stata fatta alle 11.11 del 2 marzo scorso. Alle 11.57 l’articolo, fino a quel momento introvabile – sostiene Fava – compare nell’archivio del sito”.

Secondo la commissione regionale antimafia le dichiarazioni del giornalista Borrometi sarebbero diffamatorie. Su questo si basa la querela. Il giornalista ragusano dal canto suo ribadisce di “non aver manomesso alcun articolo”, annunciando, a sua volta, che adirà le vie legali.

Sulla vicenda interviene anche l’ordine dei giornalisti di Sicilia che in una nota scrive: “della polemica a distanza tra i colleghi Claudio Fava e Paolo Borrometi avremmo fatto a meno. Le accuse reciproche di ‘avere fatto carte false’ o di aver detto cose ‘false, falsissime’ sono molto gravi perché coinvolgono anche la commissione regionale antimafia.  Borrometi – prosegue la nota dell’Odg Sicilia – che tali pesanti considerazioni ha espresso nei confronti della commissione, dica con chiarezza e con prove provate come sono andati i fatti: li dimostri apertamente, fughi le ombre, pretenda in quel caso lui le scuse, ma eviti la deriva di una vicenda che, visto lo spessore dei due colleghi, non giova alla categoria. Né giova all’impegno e all’immagine del giornalismo antimafia in cui entrambi hanno avuto un ruolo di rilievo”.

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi