Agrigento: operazione “Nebrodi”, il consiglio notarile segnala irregolarità disciplinari del collega coinvolto

C’è anche un notaio dell’agrigentino fra i 94 arrestati dell’operazione Nebrodi scattata alle prime ore del mattino di oggi nel territorio di Tortorici, Centuripe e Caltagirone. La maxi operazione contro la cosiddetta mafia dei pascoli che in realtà è ancora più raffinata tanto da avere conti correnti all’estero e gestire giri milionari di fondi percepiti illecitamente dalla comunità europea.

Nella maxi operazione è rimasto coinvolto anche il notaio Antonino Pecoraro, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.

In merito alla sua figura, il consiglio notarile di Agrigento precisa che dal 2016 aveva avviato nei suoi confronti una serie di procedimenti disciplinari in conseguenza dei controlli effettuati periodicamente sull’attività dei notai.

I procedimenti riguardavano fittizie intestazioni di beni immobili attraverso il meccanismo dell’usucapione, non accertata giudizialmente, che si sono conclusi con la sanzione della sospensione temporanea dell’attività professionale disposta da parte della COREDI Sicilia – la Commissione regionale di disciplina dei notai presieduta da un magistrato. La COREDI contemporaneamente aveva comunicato alla Procura della Repubblica di Agrigento l’avvio dei procedimenti disciplinari.

Il Consiglio notarile di Agrigento ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le Autorità competenti.

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