Milazzo (Me): dal Majorana le idee degli studenti arrivano a Bruxelles con start up innovative

Dall’istituto Ettore Majorana di Milazzo, nel messinese, le idee degli studenti volano a Bruxelles. Un altro riconoscimento per l’istituto nell’ambito del progetto europeo proposto e realizzato nell’oasi riservata di Vendicari, da EIT Food, european institute of technologuy in collaborazione con JA Italia.

L’istituto si è guadagnato con ben 5 startup il diritto di partecipare alla fase finale a Bruxelles il prossimo 28 novembre. L’Innovation & Creativity Camp ha visto il confronto di oltre 100 studenti provenienti da diversi istituti superiori della Sicilia.

Due le Challenge affrontate, entrambe legate alla Circular Economy e riguardanti temi di grande attualità, contemplati all’interno degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Global Goals): “Food Waste” lotta allo spreco alimentare e “Agricolture 4.0”, ovvero innovazioni tecnologiche in ambito agricolo.

Obiettivo della sfida è stato quello di sviluppare un’idea imprenditoriale che possa essere “risolutiva” nell’ambito di queste specifiche tematiche. Nove le classi del Majorana coinvolte, appartenenti ai cinque indirizzi di studio che, grazie ad un lavoro di approfondimento e ricerca, supportati dai docenti Tutor, dall’Esperto di Settore prof. Antonino Giunta e dal Referente del Progetto prof. Giuseppe Massimo Bucca hanno presentato le loro idee attraverso un pitch orale di 3 minuti, esposto davanti ad un folto pubblico di esperti e alle commissioni valutatrici.

Gli studenti dell’istituto mamertino, in particolare, hanno proposto: un progetto di microirrigazione all’avanguardia dotato di un rilevatore di peso per ottimizzare il consumo di acqua, rivolto alle piccole e medie aziende del settore florovivaistico (classe III A coordinata dalla professoressa Caterina Catalfamo); un’App per catalogare in modo smart i prodotti acquistati e condividerli con ditte, ristoranti e utenti della III B Telecomunicazioni coordinata dal professore Salvatore Barbara; la III A trasporti e logistica, coordinata dalla professoressa Daniela Cosenza, ha ideato il servizio di Low cost food basato su una rete di imprese gestito da una piattaforma collegata ad un’applicazione che mette in comunicazione i produttori ortofrutticoli con i consumatori finali prevedendo il compostaggio dell’eventuale residuo; la classe III D chimica e biotecnologie sanitarie, coordinata dalla professoressa Ingrid Dana ,ha progettato il diserbante autonomo gestito da un’app in grado di eliminare definitivamente le erbe infestanti, problema principale delle piccole, medie e grandi imprese agricole.

Le idee dei ragazzi saranno poi concretizzate grazie all’ausilio delle attrezzature disponibili nei laboratori dei vari indirizzi di studio. Impatto e replicabilità, fattibilità e livello di novità sono stati i criteri di valutazione che hanno selezionato i team di studenti che parteciperanno all’evento in programma previsto a Bruxelles.

Cinque idee sulle nove della Sicilia sono state selezionate fra quelle presentate dagli studenti del Majorana per volare a Bruxelles. La classe III A elettronica ed elettrotecnica, coordinata dal professore Stefano Gitto, ha presentato il progetto di un sistema di controllo automatico per la gestione intelligente delle protezioni delle piantagioni; la III A meccanica meccatronica ed energia coordinata da Silvia Cruccetti, con il progetto di un dispositivo alimentato ad energia solare in grado di liberare i prodotti agricoli da insetti nocivi; il progetto di estrazione di pigmenti naturali da scarti ortofrutticoli a Km zero proposto dagli studenti della III C chimica e biotecnologie sanitarie coordinati dalla professoressa Maria Antonella De Domenico; la classe III A chimica e biotecnologie sanitarie, invece, coordinata dalla professoressa Domenica Costantino, ha ideato un servizio di recupero e smaltimento degli sfalci agrumari provenienti dalle aziende vivaistiche del territorio e successiva trasformazione in oli essenziali e compost. Infine, la III A chimica e materiali coordinata dalla professoressa Irma Saraò con il progetto di una piattaforma agricola virtuale basata sulla Sharing economy che permette di scambiare, vendere o donare le eccedenze agricole e il non raccolto tra piccoli e medi agricoltori, hobby farmer e gente comune, in modo da accorciare la filiera e difendere le eccellenze siciliane dalla concorrenza straniera.

Soddisfazione per i risultati conseguiti è stata espressa dal dirigente scolastico Stellario Vadalà che ha ribadito quanto “sia indispensabile completare l’offerta formativa con la formazione sulle Soft Skills” per preparare i giovani anche al mercato del lavoro.

L’innovazione, la contaminazione con le esperienze delle aziende del territorio e l’attenzione alla creatività e all’autoimprenditorialità, sono alla base di tutti i progetti del Majorana. Con questo tipo di esperienze – prosegue il dirigente scolastico – vogliamo offrire ai nostri studenti occasioni di incontro trasversali che possano diventare strumento per nuove relazioni e per lo sviluppo di idee innovative”. Adesso gli studenti e tutto l’istituto puntano a vincere la sfida di Bruxelles.

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