Castellammare del Golfo (Tp): truffa nel trasporto pubblico locale, sequestro per mezzo milione di euro

Agenti della finanza di Trapani hanno scoperto una ingente truffa nel settore del trasporto pubblico locale. Le fiamme gialle hanno sequestrato immobili, conti correnti e conti di deposito per un valore di oltre mezzo milione di euro. Il sequestro preventivo è stato effettuato nei confronti di un noto imprenditore di Castellammare di Golfo, responsabile legale dell’azienda affidataria del servizio di trasporto pubblico locale a favore della regione e del comune di Favignana, in relazione ad una ingente truffa nel settore dei trasporto pubblici posta in essere in danno di tali enti.

Il sequestro scaturisce da articolati accertamenti a suo tempo delegati al reparto della procura presso il tribunale di Trapani che hanno permesso di svelare una condotta truffaldina che perdurava almeno dagli ultimi sei anni e che aveva determinato un ingente danno ingiusto al bilancio dei due enti pubblici incaricati di assicurare il trasporto pubblico urbano ed extraurbano in provincia di Trapani nonché quello urbano e scolastico nel comune di Favignana.

I controlli analicamente effettuati dai finanzieri sulla contabilità e la reportistica rassegnata dall’amministratore dell’impresa di Castellammare, attualmente in liquidazione, hanno permesso di individuare progressivamente numerose irregolarità, avendo la società di trasporti percepito per l’intero ammontare delle provviste pubbliche erogate dagli enti committenti del servizio pur non avendo disimpegnato in toto il monte chilometrico contrattualmente previsto.

Tutto questo è avvenuto grazie alla falsificazione delle attestazioni documentanti la percorrenza chilometrica delle tratte affidate, mentre nel caso delle linee urbane ed extraurbane della provincia di Trapani erano state addirittura apportate modifiche sostanziali al programma di esercizio senza il preventivo parere dell’assessorato delle infrastrutture e della mobilità della regione, omettendo di fornire le informazioni comunque necessarie al corretto adempimento degli obblighi contrattuali previsti dalla legge.

L’imprenditore è stato denunciato per truffa. Il Gip nei suoi confronti ha disposto il sequestro preventivo per l’equivalente di oltre mezzo milione di euro.

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