Catania: un altro arresto di mafia e società confiscate

Questa mattina gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato Antonino Arena, 48 anni, detto “Nino ‘u fungiutu”, pregiudicato, in atto sottoposto alla misura della sorveglianza speciale di polizia in esecuzione di provvedimento applicativo della misura cautelare della custodia in carcere emesso dal gip di Catania.

L’uomo, esponente di vertice del clan dei Cursoti, ritenuto responsabile, in concorso, del reato di trasferimento fraudolento di valori finalizzato ad eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali e di agevolare la commissione dei delitti.

Il Gip ha disposto il sequestro preventivo, anche ai fini di confisca, dell’impresa individuale Trattoria del Principe, nonché delle quote della società Stella srls.

Il richiamato provvedimento giudiziario accoglie gli esiti delle indagini condotte dalla squadra mobile tra l’ottobre 2018 e gennaio scorso, scaturite a seguito di una segnalazione effettuata da un’inviata di una nota trasmissione televisiva nazionale.

Arena, arrestato a maggio del 2012 e condannato per il reato di associazione di stampo mafioso, nell’aprile del 2013 era stato destinatario del sequestro, finalizzato alla confisca, di un complesso di beni mobili ed immobili tra cui l’impresa individuale Trattoria torre del Vescovo al centro del quartiere Antico Corso.

Dopo il sequestro, l’attività di ristorazione era proseguita da parte dell’amministratore che la gestiva avvalendosi delle persone già impiegate nella conduzione del locale, tutte legate da rapporti di parentela ed affinità con Arena che, dopo la sua scarcerazione, avvenuta a settembre del 2017, intraprendeva, insieme ai parenti dipendenti, azioni di contrasto alla gestione, tanto da determinare la chiusura dell’attività nell’agosto 2018.

Tramite intestatari fittizia Arena avviava negli stessi locali in cui era ubicata la Trattoria torre del Vescovo già confiscata, l’attività di ristorazione oggetto del sequestro odierno. Il provvedimento abusivo riguarda le quote delle società Stella srls il cui 95% è intestato alla moglie di Arena.

Le attività tecniche hanno permesso di appurare come anche la società in questione era, di fatto, gestita da Antonino Arena al quale era stata sottratta con i precedenti provvedimenti di sequestro e confisca.

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