Selinunte (Tp): musica e legalità sul palco

Da Amsterdam, Madrid, Berlino. Sono stati in tantissimi ad aver affollato i luoghi della Grecia siciliana. Tra i contributi pure quello del sottosegretario alla Salute Armando Bartolazzi e del presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra
Notte magica a Selinunte tra musica e legalità.

Al cospetto del tempio di Hera, nel cuore del parco archeologico più grande d’Europa, guardando all’orizzonte il Tempio C a strapiombo sul mare, in 10.000 hanno ballato fino a tarda notte a suon di Carl Cox, il primo dj al mondo ad aver suonato al circolo di pietra di Stonehenge e ad oggi considerato il re della musica elettronica. Da Amsterdam, Madrid, Berlino oltre che da ogni zona dell’Isola e d’Italia: sono stati in tantissimi ad aver affollato i luoghi della Grecia siciliana che ospita, oltre ai templi, anche l’acropoli e le Cave di Cusa. L’intera area, più quella esterna, è stata ripulita sin dall’alba di domenica dalla Dusty e dall’azienda privata Belice servizi commissionata dall’organizzazione.

Per la nuova tappa del progetto Musica & Legalità quest’anno patrocinato dal Ministero della Salute, dal palco del Selinus Music Festival – presentata da Danilo Martines – sono stati tantissimi i contributi a sostegno dell’iniziativa che, sin dal prossimo anno, approderà in tutta Italia con le prime tappe ufficiali di Roma, Milano e Torino. Da artisti a istituzioni, passando per professionisti e artisti, il comune denominatore è stato ancora una volta quello della legalità raccontato ai giovani attraverso il canale leggero e aggregativo della musica.

Persino Mogol ha voluto lanciare un messaggio ai ragazzi che dal tardo pomeriggio hanno affollato Selinunte. “Non si può vivere senza coraggio – ha ricordato attraverso un video messaggio il più grande paroliere della musica italiana -. Il coraggio di non incominciare a drogarsi, il coraggio di non dipendere dall’alcol e il coraggio di essere che dà luce alla tua vita”.

A spiegare la sinergia tra Musica & Legalità e il Ministero della Salute è stato proprio il sottosegretario Armando Bartolazzi. “Dobbiamo approfittare di questi momenti di aggregazione per lanciare messaggi importanti, sensibilizzare i giovani tutti a riflettere. I giovani devono riacquisire la capacità di essere liberi. Partendo dalla Sicilia ma restando itineranti andremo ad analizzare particolari situazioni socio economiche, non solo mafia e illegalità, credendo fermamente che il valore aggiunto sia aggregare i ragazzi per raggiungere il cambiamento del paese. Se parliamo di tematiche importanti, come il nuovo progetto di assistenza alle famiglie di ragazzi autistici, da palchi come questo abbiamo la possibilità di raggiungere molta più gente e di sensibilizzare per come desideriamo – conclude il sottosegretario del Ministero della Salute -. Aggrega più un concerto che venti tribune politiche. Riuscire a implementare questo canale sarebbe geniale”.

Volto e anima di Musica & Legalità, Valeria Grasso, ha spiegato che “Lo stato è al nostro fianco. Dobbiamo prenderci questa terra con le sue bellezze e darle quello che merita. Ha dei tesori meravigliosi e partendo da questi dobbiamo permettere che il mondo la rivaluti. La presenza dei giovani al fianco delle istituzioni, della prefettura, dell’arma, della finanza – continua la testimone di giustizia – rappresenta un segnale forte. I giovani non devono sentirsi soli in quello che per noi è un impegno. Tutta la Sicilia deve tenere stretti i suoi giovani, non deve perderli più a causa del lavoro che manca, della criminalità organizzata che non gli permette di aprire delle aziende. E anche gli artisti internazionali devono avere la possibilità di portare qui la loro musica anziché andare sempre all’estero”.

In collaborazione con Record Eventi e con il supporto di Adp Management, è stata la Unlocked di Vincenzo Grasso, Fabrizio Lo Cascio e Luca Norato a curare la direzione artistica. Il progetto, nato sotto la guida di Enrico Caruso e proseguito grazie all’impegno di Bernardo Agrò, neo direttore del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, punta a non essere l’unico. “Selinunte rappresenta la prima grande fondazione greca in Sicilia ed essere qui a condividere anche altro è estremamente importante. Il classico percorso permette di avere una conoscenza turistica di Selinunte ma noi puntiamo molto sulla diversità e sull’alternanza così da oltrepassare i confini di una conoscenza canonica – spiega ancora il direttore -. Permettere ai ragazzi di fruire di un luogo che prima d’ora non avevano mai goduto così è il tassello di un percorso che per il parco rappresenta il futuro. Nel ricordo di Sebastiano Tusa, il primo visionario dell’archeologia in Sicilia, vorrei che d’ora in poi al parco si possa fare molto di più di quello che si fa quando si fa ad un museo. Questo è un grande museo che dobbiamo scoprire giorno dopo giorno”.

L’impegno alla lotta alle mafie, alla criminalità organizzata, è dunque il filo conduttore del progetto nato otto anni fa da Valeria Grasso, l’imprenditrice che ad oggi vive sotto scorta. Così, a sposare l’iniziativa, è stato anche Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia. “La musica ci ha insegnato a superare i confini della realtà attraverso il pensiero, la prospettiva, la profezia – dichiara -. La musica è libertà, immaginazione. È capacità per noi esseri umani attraverso però rigorosa disciplina di superare le angustie del tempo presente rappresentate, soprattutto per chi è a Selinunte, in prossimità di Castelvetrano, da schemi mentali come quelli da cui discende Cosa Nostra che reputa che l’essere umano non debba vivere secondo libertà, ma secondo costrizione, in catene.

La musica così ci presenta la possibilità di diventare quello che tutti quanti possiamo essere – conclude il presidente della commissione parlamentare antimafia – Assecondiamo questa volontà di libertà che ci dà la musica, perché la musica fa stare bene e fa sognare. Così si sconfigge la mafia”.

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