Beni per un valore di 10 milioni di euro sono stati definitivamente confiscati dalla Dia di Catania a Vincenzo Enrico Augusto Ercolano, 49 anni, figlio dello storico boss deceduto, Pippo e di Grazia SAntapaola, sorella del capomafia ergastolano Benedetto, ai vertici di Cosa nostra etnea.
Il provvedimento è stato emesso dalla corte d’appello di Catania dopo il pronunciamento irrevocabile della cassazione nell’ambito delle indagini “Sud Pontino” condotte dalla Dia e che si erano concentrate sui rapporti tra clan camorristici dei Casalesi e dei Mallardo di Giuliano con la famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano.
Al centro dell’inchiesta della Dda la società Geotrans Srl di cui Ercolano curava l’attività anche se formalmente ne deteneva solo il 50%. Ercolano, inoltre, gestiva la società con metodi mafiosi, imponendo le tariffe di mercato e impedendo la libera attività del settore.
“La confisca definitiva, sancita dalla Cassazione – dichiara Claudio Fava, presidente della commissione regionale antimafia – delle aziende di autotrasporti degli Ercolano, rappresenta un esito importante e positivo del lavoro che la Dia sta facendo in Sicilia per rintracciare e sequestrare i patrimoni mafiosi. La Geotrans – prosegue Fava – è stata per anni, impunemente, il forziere della famiglia Ercolano. Questa confisca è un successo importante nella lotta alle consorterie mafiose”.