Gibellina (Tp): “una notte sbagliata” alle Orestiadi

Venerdì prossimo 12 luglio appuntamento a Gibellina con “Una ntote sbagliata” di e con Marco Baliani in occasione delle Orestiadi. La regia è affidata a Maria Maglietta, scene e luci a Lucio Diana, musiche di Mirto Baliani e per una produzione Marche teatro.

Sabato 13 luglio alle 21.15 torna “Mistero buffo” di Dario Fo diretto e interpretato da Ugo Dighero per una produzione del teatro nazionale di Genova.

Secondo fine settimana di spettacoli della trentottesima edizione del festival internazionale delle Orestiadi. Venerdì andrà in scena Una notte sbagliata, il nuovo spettacolo di Baliani che ha debuttato a giugno al Napoli teatro festival con la regia di Maria Maglietta. Sabato 13 luglio ritorna il testo culto del teatro italiano. Era stato proprio Dario Fo a portare in scena 50 anni fa il suo “mistero buffo” nelle baracche di GIbellina dopo il terremoto. Prima dello spettacolo, alle 19.00, appuntamento con “Dalla vita alla letteratura”, incontro con Silvana Grasso e Isabella Bossi Fedrigotti.

Sabato 13 luglio alle 21.15 Ugo Dighero rivisiterà due celebri monologhi di Dario Fo “IL primo miracolo di Gesù bambino” e “La parpàja topola”, due popolarissimi racconti creati dalla vulcanica fantasia del premio Nobel per la letteratura. Appartengono a quel contenitore denominato Mistero buffo la cui ricorrente caratteristica più evidente è la scelta del linguaggio.

Dario Fo, riprendendo la tradizione dei comici dell’arte costretti dalla “Controriforma” a inventare un simil-francese, un quasi-spagnolo, un semi tedesco, per recitare nei paesi europei durante la loro fuga dall’Italia, propone il suo gramelot personale, mescolando dialetti nordici, parole arcaiche e suoni onomatopeici. Il linguaggio così inventato possiede una capacità comunicativa impressionate che riesce a toccare direttamente l’anima degli spettatori utilizzando l’ironia e l’iperbole come strumenti preferiti. “Il primo miracolo di Gesù bambino” è tratto da uno dei vangeli apocrifi e ci descrive un Sacra Famiglia di un’umanità inconsueta e toccante.

“La parpaja topola”, tratta da un fablieux medioevale francese, propone, come accade nel film Forrest Gump, una efficacissima metafora sull’idiota. Giavanpetro, giovane capraio, riuscirà, con la sua semplicità, la sua tenerezza e la mente priva di malizie, a conquistare la ragazza più bella del paese nonostante le trappole che il mondo cinico pone sul suo cammino. Ugo Dighero propone una sua personale versione dando vita ad una vertiginosa galoppata teatrale in cui il moderno giullare deve riuscire ad interpretare tutti i personaggi delle vicende, visualizzare le ambientazioni e far percepire allo spettatore gli odori e le sonorità dei luoghi del racconto.

Sabato 13 luglio alle 19.00 appuntamento nella terrazza del Baglio di Stefano con “alla vita alla letteratura”, incontro con Silvana Grasso, scrittrice di successo internazionale, le sue opere di Narrativa e Teatro sono state tradotte e rappresentate in tutto il mondo, amatissima dal pubblico, una vita da raccontare. Sarà la storica giornalista del Corriere Della Sera Isabella Bossi Fedrigotti, scrittrice, Premio Campiello 2019 alla carriera, a condurre una magica, poetica, surreale intervista in cui la Grasso, poliedrica artista, reciterà se stessa.

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