Caltanissetta: aggiornamento professionale in psicologia della comunicazione

Ieri mattina la sala Emanuele Loi della questura di Caltanissetta ha ospitato un aggiornamento professionale in materia di psicologia della comunicazione professionale agli agenti della questura di Caltanissetta.

L’iniziativa, promossa dal questore Giovanni SIgner, con la collaborazione dell’ufficio sanitario della questura, diretto dal medico superiore della polizia di Stato, Salvatore Di Benedetto, psicoterapeuta cognitivo e del servizio dipendente patologiche della Asp di Caltanissetta, presente ieri con Giovanna Bona, direttrice del SerT di Caltanissetta e Maria Gattuso, dirigente psicologo del SerT. L’iniziativa trova ragione nella consapevolezza che tra gli aspetto che devono caratterizzare la professionalità dell’operatore di polizia deve esserci quello di una comunicazione adeguata alle situazioni che si trova ad affrontare e all’utenza con cui entra in contatto.

Diverse sono le situazioni in cui un poliziotto si può trovare, a seconda del servizio che svolge, degli scenari operativi e degli interlocutori. Il poliziotto della “squadra volante”  è quello che si trova ad affrontare le situazioni più disparate, spesso legate ad emergenze e a situazioni di rischio: ad esempio il contatto con soggetti che a causa del proprio disagio hanno comportamenti aggressivi, con persone che hanno richiesto aiuto, l’intervento in situazioni di conflitto personale, che impongono un’attività di mediazione.

L’attività burocratica, che porta l’operatore a situazione diversa a seconda che si trovi al front office dell’ufficio relazioni con il pubblico o dell’ufficio immigrazione. E ancora l’attività investigativa, che porta l’operatore al contatto con criminali e allo stesso tempo con le vittime di gravi reati. L’evoluzione della nostra società impone la massima attenzione all’attività di comunicazione degli operatori della polizia di Stato.

I professionisti dei servizi pubblici contro le dipendenze patologiche (SerT) operano quotidianamente con un’utenza svantaggiata, particolarmente sensibile a complesse implicazioni psicologiche della comunicazione, esperienza professionale che li rende particolarmente qualificati alla didattica della comunicazione critica nell’ambiente professionale di polizia. L’incontro pilota che si è svolto ieri  aveva  l’obiettivo di raffinare le capacità comunicative dell’operatore di polizia, per chiarire alcune dinamiche che stanno alla base del comportamento umano, per dare ai poliziotti maggiori strumenti per migliorare le proprie capacità comunicative e anche per interpretare i propri stati d’animo, al fine  di prevenire il pericolo di  comportamenti inadeguati.

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