Catania: denunciato un imprenditore per furto di ferro e rame

Una ditta di rottami di Catania è finita nel mirino degli agenti della polizia di Stato di Catania che hanno denunciato un 54enne catanese per gestione di rifiuti non autorizzata e per ricettazione.

La ditta era priva delle autorizzazioni necessarie per la gestione di rifiuti pericolosi e non, essendo la documentazione fornita dal titolare incompleta.

Negli spazi adibiti all’attività illecita, inoltre, è stato trovato un ingente quantitativo di materiale di scarto di varia natura nonché parti meccaniche e motori di automobili smontati grondanti ancora olio.

Nella massa di rifiuti sono state individuate anche diverse matasse di cavi di rame e fibra ottica di varie sezioni e tipologia. Di tutto il materiale accatastato, P.A., titolare della ditta, non ha potuto fornire idonea documentazione attestante la provenienza, facendo così presupporre si trattasse di materiale anche di origine furtiva.

Gil ulteriori accertamenti effettuati con i tecnici dell’Enel, Telecom e Ferrovie nonché con la polizia stradale, per la parte relativa ai rottami di automobili, hanno consentito di appurare che circa i 300 metri, tra cavi di rame e fibra ottica, erano della Telecom, mentre uno dei motori rinvenuti era stato rubato.

L’imprenditore è stato denunciato per gestione di rifiuti non autorizzata e ricettazione, mentre l’intera area e il suo contenuto sono stati sottoposti al sequestro.

L’operazione della Polfer ha consentito di porre fine ad un’attività che alimentava il circuito dei furti di rame e materiale ferroso. Questo tipo di reato si contrasta anche attraverso la chiusura di quelle attività poco attente alla provenienza dei metalli che danno un punto di sbocco al mercato nero dell’oro rosso.

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