Ragusa: controlli autotrasporto, 3 denunce

Continuano i controlli nella provincia iblea della polizia stradale di Ragusa e Vittorio al mondo dell’autotrasporto per contrastare precise violazioni, quali il mancato rispetto dell’orario di lavoro e utilizzo di manodopera in nero e il corretto trasporto di derrate alimentari, a tutela dell’incolumità e della salute pubblica.

Nei giorni scorsi il distaccamento di Vittoria ha eseguito delle perquisizioni domiciliari nei confronti di due rappresentanti legatli di una ditta con sede  nel catanese, di cui uno di 37 anni residente in Sicilia e l’altro di 24 anni residente in Campania, su delega della procura di Caltagirone, con sequestro di false attestazioni Atp applicate su tre camion della ditta. I certificati Atp garanticono che il sistema di refrigeramento dei camion sia adeguato ai prodotti alimentari trasportati.

Le indagini prendono spunto da un controllo della documentazione presentata dalla ditta ala motorizzazione civile di Catania. Dagli atti acquisiti è risultato che le revisioni di tre camion frigo sarebbero state effettuate in una società di Milano. Le successive indagini da parte degli agenti del distaccamento di Vittoria hanno permesso di accertare che i tre mezzi non erano mai passati dalla società di Milano e che la firma del presunto tecnico sui certificati Atp era apocrifa.

I controlli  nel mondo dell’autotrasporto hanno portato la sezione di polizia stradale di Ragusa a denunciare tre persone (di cui due residenti nel nisseno e una nel catanese) per rimozione o omissione dolosa di cautele contro infotruni sul lavoro.

Le indagini hanno preso spunto da controlli effettuati sulla Ragusa-Catania. Nel corso di un posto di controllo gli agenti hanno accertato che il mezzo, pur provenendo da Catania, risultava in viaggio da soli 10 minuti. Dall’ulteriore verifica dei dati di registrazione del tachigrafo si sono riscontrate diverse incongruenze. L’autista, sperando di poter limitare i danni, ha dichiarato che era installato un magnete sul cronotachigrafo e lo ha consegnato di sua volontà.

Gli agenti della polizia stradale di Ragusa, dai dati acquisiti con il software police controller, installato su un portatile in uso alla pattuglia, hanno intuito bene che sul cronotachigrafo potesse essere collocato un vero e proprio sistema elettronico che poteva essere azionato dalla cabina da parte dell’autista, motivo per cui protavano il mezzo in una officina autorizzata di Ragusa.

All’interno del cronotachigrafo è stato trovato il congegno elettronico che permetteva all’autista di disattivare, con un tasto celato nella cabina. Il tachigrafo, in modo da far risultare il mezzo e l’autista a riposo, mentre in realtà era in movimento. Nel secondo controllo effettuato sulla Ragusa- Catania è stato fermat un autista di una ditta con sede nel catanese. Anche in questo caso, dal controllo del cronotachigrafo, risultava che il mezzo fosse fermo da tempo, mentre gli agenti avevano accertato che provenisse dalla zona di Catania.

Ispezionando il camion, gli agenti hanno trovato la calamita collocata direttamente sul bulbo del cronotachigrafo. In entrambi i casi sono stati sequestrati i congegni e i tre soggetti denunciati alla procura della repubblica di Ragusa. Nel corso di altri controlli effettuati nei confronti di altre ditte nel corso del mese, è emerso che in alcuni casi gli autisti non avessero inserito la propria scheda nel tachigrafo e che in altri avessero sforato le ore di lavoro massime previste in una giornata ed in altri che il cronotachigrafo fosse guasto.

In tutti questi casi sono stati verbalizzati gli autisti, con ritiro della patente, per un totale di 7.000 euro e i titolari delle ditte (1 di Lentini, 1 di Palermo, 1 di Comiso, 1 di Modica, 1 di Catania, 1 di Chiaramonte) per un totale di 6.000 euro.

Dall’inizio dell’anno sono 38 le ditte sanzionate per irregolarità riscontrate nell’uso del cronotachigrafo, per un totale di 35.000 euro.