Palermo: il Palermo calcio punta al riequilibrio economico

Il capovolgimento della sentenza con annessa penalizzazione data nel campionato appena concluso, porta una bella notizia ai rosanero, così come la porta ad una città intera che ha voluto una sentenza diversa ma, vista come si era messa la situazione, si accontenta e prende atto che poteva finire molto peggio ingoiando il rospo in maniera più digeribile.

Da qui si riparte e si mette a punto il futuro prossimo con ambizioni e prese di posizione che rimarcano che la società intende portare avanti un progetto degno di una grande città. – “Abbiamo inoltrato tutta la documentazione alla Lega, compresa la nostra capacità economica e finanziaria, per ottenere il riconoscimento della nuova proprietà dagli organi competenti nel rispetto dei termini”. Lo ha detto Salvatore Tuttolomondo, il direttore finanziario di Arkus Network che controlla la proprietà del Palermo, nel corso di una conferenza stampa allo stadio “Barbera”

Abbiamo una struttura aziendale già formata – dice Tuttolomondo – e confermiamo che il nostro investimento minimo sarà di 30 milioni di euro, ma se dovessero occorrere altri fondi abbiamo già accordi per un facile reperimento. Con la somma stanziata la nuova proprietà ha già iniziato a saldare alcuni debiti. Domani – spiega ancora – è prevista l’udienza sul commissariamento della società, ma abbiamo già risolto il problema alla radice cambiando tutto. In sei o 12 mesi al massimo puntiamo al riequilibrio economico”.

Parole chiare e concise che fanno capire che il domani può essere diverso visto che si affronta tutto in maniera alternativa, lasciando alle splale tutto ciò che i tifosi e gli attuali amministratori hanno vissuto. Situazione e capitale che verrà reinvestito per le attività principali e sanare quei debiti che davano lo spettro di una debacle che fortunatamente si è evitata. D’altro canto la squadra e l’attuale amministrazione non può aver colpe sull’accaduto e ci si interroga che prima o poi tutto questo pandemonio dovrà finire e non possono essere sempre tifosi,città e giocatori a pagare per colpe non dovute, visto che il campo ha dettato tutt’altra cosa!

Antonio David

 

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