Catania: presentato il progetto contro il cyberbullismo

È stato presentato oggi a Catania il progetto “Non cadere nella rete” per contrastrare il cyber bullismo. Tre istituti scolastici, tantissimi studenti, insegnanti e genitori impegnati in un progetto che vuole diventare un modello educativo e didattico da promuovere all’interno delle scuole per contrastare il fenomeno del bullismo e del cyber bullismo.

La presentazione è stata ospitata dall’auditorium dell’ex monastero dei Benedettini di Catania. Nel corso della giornata sono stati presentati alcuni prodotti del progetto “Non cadere nella rete” realizzato dalla cooperativa sociale Team – ti educa a migliorare nelle scuole e promosso dal comune di Catania che ha appassionato e coinvolto centinaia di giovani catanesi, aprendo una lente di ingrandimento su un fenomeno, il cyber bullismo, caratterizzato da numeri in crescita, distorsione nell’utilizzo della tecnologia e co-responsabilità della comunità.

Un invito e un mandato preciso, quello di Giuseppe Lombardo, assessore ai servizi sociali e politiche per la famiglia Giuseppe Lombardo che ha aperto la mattinata. “Il comune di Catania ha scommesso su questo progetto pensando a una sua continuità. È importante – aggiunge – comprendere la matrice profonda di questa iniziativa, abbattere i muri dell’indifferenza, del silenzio e della reticenza e che costituiscono la base su cui nasce e si diffonde il cyber bullismo”.

Il progetto è stato realizzato negli istituti comprensivi Petrarca e Cavour e nel liceo statale socio psico pedagogico Lombardo Radice e ha visto operare un’equipe multidisciplinare che con laboratori esperienziali e focus tematici ha permesso a genitori, studenti e corpo docente, di confrontarsi e approfondire il fenomeno fino a descriverlo in un video.

Gli studenti sono diventati attori e sceneggiatori di cortometraggi che hanno raccontato la loro visione del cyber bullismo e le risposte per contrastarlo con un carico emotivo che sovente faceva confondere finzione e realtà.

“La repressione non basta a sconfiggere il cyber bullismo, serve un’azioen educativa, così come abbiamo sperimentato in questi mesi di attività, che renda tutti consapevoli e responsabili” spiega Salvatore Litrico, presidente della cooperativa sociale Team.

L’utilizzo consapevole del web, le regole di buona condotta, la prevenzione per non cadere nella rete sono stati elementi comuni del progetto e della mattinata, durante la quale il cyber bullismo è stato contestualizzato da Maria Pia Fontana, funzionario professionalità di servizio sociale e referente locale della formazione del ministero della giustizia e Vincenza Speranza, responsabile dell’ufficio servizio sociale minorenni di Catania.

Le due speaker hanno profilato il cyber bullismo come fenomeno sociale che evidenzia il disagio della vittima, ma anche del cyber bullo e riconosce una responsabilità precisa alla platea che tace davanti a una violenza che viaggia sul web. Ecco che nell’immaginario dei giovani presenti oggi ai Benedettini, il web diventa una grande piazza di cui prendersi cura, dove sviluppare sane connessioni e relazioni e “lasciar fuori la spazzatura”, che ha invitato Davide Bennato, docente di sociologia dei media digitali all’università di Catania.

Il senso di questi mesi di lavoro è racchiuso nelle parole di uno studente che ha detto: “all’inizio il progetto non mi aveva appassionato, poi quando ho iniziato a lavorare alla parte tecnica, ho pensato che era bellissimo. Facciamo rete contro il bullismo”.

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