Naso (Me): Mario Incudine con il suo “Mimì” al teatro Alfieri

Sale l’attesa a Naso, centro nebroideo del messinese, per lo spettacolo “Mimì, da Sud a Sud sulle note di Domenico Modugno” di e con il poliedrico cantautore, attore, musicista ennese Mario Incudine. Appuntamento il 9 gennaio alle 21.30 al teatro Vittorio Alfieri.

Era il 9 gennaio del 1928 quando nasceva “Mister Volare”. E proprio nel giorno del suo  91esimo genetliaco viene ricordato nell’ambito della rassegna “Il teatro siamo noi” curata da Oriana Civile. IN scena lo splendido spettacolo di Mario Incudine. Si tratta di un viaggio da Sud a Sud sulle note delle canzoni di Domenico Modugno, in particolare quelle legate alla Sicilia.

Una terra che Modugno aveva adottato su consiglio di Frank Sinatra che gli diceva: “Fingiti siciliano! La Sicilia la conoscono tutti, tutti sanno dov’è e poi il dialetto è molto simile al tuo, al pugliese. Fingiti siciliano e conquisterai il mondo!”. E il mondo Modugno l’ha veramente conquistato. Sulle sue orme lo sta conquistando anche chi siciliano lo è fin nel midollo: Mario Incudine.

Mario Incudine non ha mai lasciato che la sua sicilianità venisse offuscata da chicchessia. Anzi. Il suo punto di forza è sempre stato il siciliano e la Sicilia in quanto terra madre e matrigna, terra piena di contraddizioni e ricca di cultura. Quella cultura che Mario inserisce nelle sue canzoni, che Mario canta e narra come un vecchio cantastorie, come un aedo dei giorni nostri.

Sul palco la storia di Mimì (Modugno) si intreccia e si incontra con quella di Mario Incudine. Tutti e due raccontano un mondo che cambia, lotta, sogna, che sfida convenzioni e stereotipi.

Incudine porta alla luce e interpreta col suo personalissimo linguaggio quel repertorio sommerso, quasi inedito, poco esplorato della canzone d’autore in dialetto che ha segnato l’inizio della carriera di Domenico Modugno. Lo spettacolo, con i testi di Sabrina Petyx e la regia di Moni Ovadia e Giuseppe Cutino, racconta non solo il personaggio che ha creato un nuovo stile di narrare e cantare la realtà, ma anche uno spaccato importante della storia del nostro Paese, mostrando il Sud da un diverso punto di vista, scevro da pregiudizi e retorica.

Sul palco, insieme a Mario Incudine, ci saranno alcuni giovani e talentuosi musicisti: Antonio Vasta al pianoforte, fisarmonica e organetto; Antonio Putzu ai fiati; Manfredi TUmminello alle chitarre e bouzouki; Pino Ricosta al contrabbasso ed Emanuele Rinella alla batteria. Gli arrangiamenti musicali portano la firma di Mario Incudine e Antonio Vasta.

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