La corte dei conti di Palermo ha deliberato il dissesto finanziario del comune di Catania per un debito finanziariamente non sostenibile. L’atto è stato notificato questa mattina al comune. A renderlo noto è stato il sindaco Salvo Pogliese nel corso di un incontro con i giornalisti in municipio.
Secondo i giudici contabili di Palermo il buco al comune di Catania sarebbe di circa 1,6 miliardi di euro e non ci sarebbe la sostenibilità finanziaria per gestirlo.
Il comune, entro i 20 giorni previsti per legge, presenterà il ricorso. Si annuncia però un blocco della spesa e potrebbe scattare l’aumento al massimo di tutte le tariffe e di tutte le tasse. Nel mirino dei magistrati contabili l’operato della giunta Bianco, ma anche quelle precedenti governate dal centrodestra: da Scapagnini a Stancanelli.
Ma il sindaco uscente Bianco non ci sta e dichiara: “abbiamo massimo rispetto per la corte dei conti siciliana, ma la sua decisione appare ingiusta o sbagliata e tutta la città deve contrastarla con un doveroso ricorso a Roma alle sezioni riunite della corte stessa, come fatto in casi analoghi con successo da altri comuni. Ho evitato in questi 5 anni come sindaco che la città andasse in dissesto – prosegue Bianco – e lavorerò anche oggi per il medesimo obiettivo e per il bene della nostra Catania. La città si mobiliti per il ricorso e lavoriamo tutti insieme per salvarla dal dissesto”.