Catania: libri per Librino a sostegno dei briganti

“Con un libro per ogni nostro iscritto ricostruiremo la libreria dei Briganti” i presidenti dell’Ordine e della Fondazione degli Architetti di Catania, Alessandro Amaro e Veronica Leone.

È stata lanciata l’iniziativaLibrixLibrino, la violenza si combatte in poche ore”, messa in campo a seguito dell’incendio doloso che la scorsa notte ha distrutto la Club House della squadra di rugby I Briganti Asd Onlus di Librino, e la Librineria, la prima biblioteca popolare del quartiere periferico del capoluogo etneo.

I libri saranno simbolo di rinascita – continuano Amaro e Leone – strumenti concreti per far rivivere un luogo diventato ormai punto d’incontro, presidio di legalità e centro di promozione e condivisione culturale di un quartiere da troppo tempo lasciato in stato di degrado”.

Una campagna solidale rivolta ai circa 2000 iscritti all’Ordine, con il coinvolgimento dei giovani del COGA – Coordinamento Giovani Architetti Catania – che permetterà di ricostruire in tempi brevi la libreria dell’associazione, “riconsegnando così ai Briganti di San Teodoro quello spazio nato per la comunità e andato purtroppo in fumo. Esprimiamo la massima solidarietà alla società sportiva e ai volontari che in questi anni hanno cercato di cambiare le sorti di numerose generazioni a rischio: proprio per fronteggiare questo vile atto vandalico, con “Un libro per Librino” siamo pronti a rispondere con fermezza, sensibilizzando i colleghi a partecipare e facendo rinascere quella che è stata una “casa”, una reale alternativa alla strada per tantissimi giovani”.

La voglia di recuperare ciò che è stato brutalmente distrutto, vedrà inoltre l’Ordine e la Fondazione in prima linea per offrire un contributo professionale concreto, in sinergia con il Comune di Catania, “Gli architetti avevano sposato il progetto anche in passato – concludono Amaro e Leone – contribuendo alla realizzazione della Librineria e partecipando al progetto G124: anche in questo caso siamo pronti a sostenere i Briganti per la riprogettazione degli spazi della struttura, attivando inoltre un laboratorio di autocostruzione di arredi che vedrà protagonisti proprio i ragazzi del quartiere”.

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