Patti (Me): “Città viva” scrive all’amministrazione sulla nomina del commissario ad acta

Il movimento “Città Viva” di Patti (Messina) presieduto da Max Mannelli, scrive una lettera aperta all’amministrazione comunale di Patti in merito alla nomina di un commissario ad acta al comune del messinese per l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2016 e degli atti propedeutici e connessi.

Considerato che il termine fissato per le deliberazioni dei rendiconti di gestione 2016 è già scaduto – sottolinea il movimento Città viva – e che il Comune di Patti risulta inadempiente, la nomina del Commissario ad acta svolge una grave funzione di sollecitazione, che per quanto assolutamente legittima, fa emergere le enormi difficoltà della giunta pattese.

Nonostante le continue sollecitazioni da parte di alcuni consiglieri di opposizione, con l’avvocato Giacomo Prinzi in testa, questa amministrazione comunale è riuscita a farsi commissariare nella parte che le competeva per la redazione del rendiconto di gestione.

Il rendiconto di gestione costituisce la sintesi di attività già effettuata, di uscite ed entrate storicamente definite alla data del 31 dicembre 2016, pertanto, non si riesce a comprendere quale difficoltà sia stata riscontrata nella redazione del predetto documento contabile.

L’analisi del rendiconto di gestione si estende attraverso la relazione della Giunta comunale. La relazione della Giunta sul rendiconto di gestione non ha solo la funzione di indicare gli atti amministrativi prodotti nell’anno, le opere pubbliche realizzate o il risultato di amministrazione conseguito, ma deve esporre molteplici informazioni e dinamiche, sostanziali per definire l’attività amministrativa svolta nel corso dell’esercizio finanziario terminato.

La mancata predisposizione del documento contabile nei termini di legge, (In base agli articoli 151 e 227 del decreto legislativo 267/2000, il consuntivo, avrebbe dovuto essere approvato dal Consiglio comunale entro il 30 aprile 2016)  ci lascia presupporre che ci sia una paralisi amministrativa all’interno del comune di Patti sulla quale chiediamo alla giunta e al consiglio comunale di fare chiarezza e illustrare alla città quali impedimenti hanno determinato la mancata produzione del rendiconto 2016 nei termini fissati dalla regione.  Tale inadempienza adesso comporterà, salvo smentite, un ulteriore esborso di denaro  per pagare gli emolumenti al commissario di nomina regionale, il cui costo graverà sulle casse comunali.

Nell’evidenziare che la nomina del commissario è una palese dimostrazione delle difficoltà di questa amministrazione nel rispettare le scadenze e garantire il normale decorso degli atti amministrativi, desideriamo a questo punto che vengano predisposti tutti gli atti e le azioni necessarie affinchè si possa giungere ad una rapida approvazione del rendiconto di gestione anche per non gravare oltremisura il bilancio comunale  dei costi di commissariamento.

Auspicandoci una risposta non scritta ma coi fatti ci auguriamo, per amore della città, un lavoro di pronta consegna di quanto dovuto, agli uffici e funzioni competenti. Come sempre presenti e non allineati”.

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