Galati Mamertino (Me): “un libro sotto l’albero” con la pro loco

Si è concluso con un bilancio positivo il primo ciclo di iniziative della Pro loco di Galati Mamertino, nel messinese. A poche settimane dalla sua costituzione è stato dato spazio alle tradizioni, alla cultura e all’enogastronomia del centro nebroideo guidato dal sindaco Nino Baglio.

Dalla presentazione ufficial edell’associazione tenutasi l’11 agosto nella sala convegni di località Contura, allo spettacolo di musica popolare del 16 agosto nello scenario della chiesa San Luca, con il coinvolgimento di tutti gli artisti locali che “cantano” le tradizioni e la storia orale galatese per sfociare ad “Un libro sotto l’albero”, manifestazione che ha avuto come protagoinisti quanti scrivono “da e per Galati”.

Dal 18 al 22 agosto, un fitto calendario di incotnri culturali, con la presentazione di diversi volumi,h a riunito poeti e narratori locali che hanno dato e danno lustro a Galati Mamertino. Spazio agli scrittori di Galati che hanno offerto un saggio della loro produzione in una serata moderata da Antonio Baglio, storico dell’università di Messina e da Milena Romeo dell’associazione Antonello da Messina  per poi passare nelle giornate successive alla presentazione dell’ultimo libro di Nino Amadore, giornalista del Sole 24 ore “Il mutamento: la mafia ha cambiato volto?” dal romanzo storico del professore Vincenzo Biancalana, docente dell’università di Urbino dal titolo “Il barbiere di Galati” e delle raccolte di racconti di Cristiano Parafioriti, galatese trapiantato a Ponte Tresa “Era il mio paese” e “Sicilitudine”.

“Un viatico importante per la Pro Loco Galati Mamertino – dichiara il presidente Calogero Emanuele – che  mira a rilanciare e riportare ai vecchi fasti  un paese montano, nel cuore del parco dei Nebrodi, ricco di tradizioni, patrimonio artistico e culturale che, tra i tanti,  ha dato i natali al poeta Nino Ferraù”.

“Dobbiamo recuperare il tempo perduto – conclude Calogero Emanuele – e soprattutto dobbiamo riappropriarci di quelle iniziative che negli anni passati hanno rappresentato un punto di riferimento per la comunità galatese ma anche per la nostra Sicilia e la nostra Italia”.

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