Tortorici (Me): comunali senza stipendio da 10 mesi, arriva un anticipo da 1 mln di Euro

La tensione è al limite. I dipendenti comunali di Tortorici questo pomeriggio si stavano organizzando per occupare l’aula consiliare Giovanni Paolo II. Gli animi esasperati si sono calmati un po’ dopo che i commissari liquidatori hanno incontrato i sindacati per comunicare di aver parlato con l’Unicredit che aveva assicurato il pagamento entro lunedì almeno della mensilità di gennaio.

Di più i commissari liquidatori insediatisi nelle scorse settimane non potevano promettere in quanto il loro compito è di gestire le masse attive e passive dell’ente, fino al 31 dicembre del 2016. A partire dal primo gennaio, infatti, è il Comune che si deve attivare per reperire fondi ed è al Comune che spetta la gestione delle risorse economiche, per poche che siano. Come dire, il danno che si aggiunge alla beffa.

Questa mattina per discutere della vertenza dei lavoratori oricensi, senza stipendio ormai da dieci mesi (caso unico in Italia), i segretari provinciali di Cisl e Cgil, Calogero Emanuele e Clara Crocè, si sono incontrati con i lavoratori in assemblea e hanno avuto un primo colloquio con i commissari liquidatori per capire le loro intenzioni in merito al pagamento degli stipendi arretrati. É stato spiegato che, ovviamente, loro non possono intervenire sugli stipendi de 2017, ma hanno contattato la Prefettura. Frattanto i lavoratori stavano decidendo le modalità per occupare l’aula consiliare oricense. Un’occupazione che non è stata più messa in atto dopo la notizia che la dottoressa Mulè dalla Prefettura di Messina, aveva annunciato di essere riuscita a mediare con l’Unicredit (la tesoreria del Comune) una anticipazione da un milione di euro per il comune.

Questi soldi serviranno per l’ordinaria amministrazione a partire dal primo gennaio di quest’anno. I sindacati hanno attivato un’unità di crisi in Prefettura e intendono obbligare l’amministrazione a congelare parte del milione di euro in arrivo, pari almeno a tre mensilità arretrate. “Gli stipendi arretrati dei dipendenti comunali – spiegano Crocè ed Emanuele – sono finiti nella massa debitoria del dissesto e non possono essere pagati con altre procedure. Questa è l’ennesima beffa dell’amministrazione che ha portato in aula il bilancio.”

I lavoratori avranno un altro fine settimana di attesa. Lunedì dovrebbero essere erogati i soldi e martedì è stata indetta una nuova assemblea per verificare lo stato delle cose. E si pensa anche a chiedere all’assessore regionale Lantieri ed al ministro Minitti la rimozione del sindaco Carmelo Rizzo Nervo ed il commissariamento del comune.

Maria Chiara Ferraù

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