Palermo: campagna di rafforzamento chiusa e mercato assolutamente insoddisfacente.

Operazione smantellamento e zero investimenti.

Il Palermo chiude l’ultimo giorno di sessione di calciomercato invernale nel peggior modo possibile, ovvero con zero acquisti. L’unica attività registrata è stata esclusivamente in uscita, e l’organico, già ampliamente dimostratosi inadeguato, è stato ulteriormente impoverito dalle cessioni di Quaison (Mainz), Hiljemark (Genoa), Bouy (Zwolle), Bentivegna (Ascoli), Alastra (Benevento) e Cassini (rescissione). In entrata, dove servivano certezze e calciatori pronti, sono invece arrivati due enigmi: l’attaccante Stefan Silva dal Sundsvall ed il difensore Toni Šunjić dallo Stoccarda. Operazioni effettuate con esclusiva attenzione al bilancio a discapito di qualsivoglia reale volontà di rafforzamento. Il direttore sportivo Nicola Salerno, con il mandato di rattoppare le falle dello scellerato operato della società, ha abbozzato dichiarazioni relative ad operazioni più o meno presunte (Gnoukourì, Yao, Biabiany) adducendo motivazioni di poco appeal dei calciatori nei confronti del Palermo, che assumono i contorni del dramma che probabilmente prenderà forma (con i dovuti scongiuri) alla fine del campionato, come se la salvezza raggiunta all’ultimo respiro nella scorsa stagione fosse stato un episodio inaspettato, non gradito e da non ripetere.

Maurizio Armanno, Cristofalo

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