Catania: operazione “Orfeo”, smantellata la roccaforte dei Santapaola-Ercolano

Un duro colpo è stato inferto alla famiglia mafiosa Santapaola – Ercolano, in particolare alla frangia operante nel popoloso quartiere Picanello di Catania. In manette i componenti di un’associazione per delinquere di stampo mafioso nell’ambito dell’operazione “Orfeo”, condotta dai carabinieri del comando provinciale, su delega della direzione distrettuale antimafia.

Sin dalle prime ore del mattino, circa 200 militari sono stati impegnati nell’operazione che ha portato all’arresto di 13 persone. Le indagini erano state avviate a marzo del 2013 con indagini tecniche e di tipo tradizionale, proseguite poi fino a gennaio del 2016 con l’acquisizione delle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia a riscontro dell’ipotesi investigativa.

Le manette sono scattate ai polsi di: Marco Battaglia, 47 anni; Davide Battiato, 43 anni; Marco Brischetto, 34 anni, tutti e tre nel carcere di Siracusa; Carmelo Maimone, 52 anni; Michele Panebianco, 53 anni; Corrado Santonocito, 53 anni; Domenico Fabio Scalia, 31 anni; Simone Spampinato, 24 anni; Giovanni Antonino Tosto, 38 anni; Vincenzo Zuccaro, 45 anni, tutti al carcere di Catania Bicocca. I provvedimenti hanno raggiunto in carcere Lorenzo Pavone, 46 anni, detenuto a Lanciano; Giuseppe Petralia, 36 anni, detenuto all’Ucciardone di Palermo e Giuseppe Tringale, 46 anni, detenuto nella casa circondariale di Trapani.

Secondo numerosi pentiti, tra cui Santo La Causa, il “gruppo di Picanello”, ancora riconducibile ai detenuti Calogero Campanella detto Carletto e ai fratelli Salvatore e Venerando Cristaldi, sarebbe “la roccaforte dei Santapaola”, ovvero la compagine più affidabile e tenuta maggiormente in considerazione da Nitto Santapaola in persona. Non a caso il primogenito, Vincenzo Santapaola, nel suo periodo di libertà, aveva scelto proprio il quartiere di Picanello per sua residenza.

Dalle indagini e grazie all’utilizzo di telecamere piazzate dai carabinieri, è emerso che pochi giorni prima della Pasqua del 2014, come da prassi mafiosa, i vertici dell’organizzazione avevano distribuito più di 60 uova pasquali agli affiliati al gruppo di Picanello. Proprio come avviene oggi nelle aziende private nei periodi festivi.

Nel corso dell’attività di indagine, i carabinieri avevano arrestato in flagranza sei persone per detenzione illegale di armi e di droga. In particolare, il 7 aprile del 2014, erano stati arrestati per detenzione di oltre un chilo di marijuana, tre giovani di Niscemi (Cl) giunti a Picanello per rifornirsi della droga al domicilio di uno degli indagati.

A giugno del 2014 i militari avevano arrestato Giuseppe Petralia, 36 anni, per detenzione illegale di una pistola e per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Nell’occasione venne trovato in possesso di 50 gr di cocaina, un bilancino di precisione e materiale utile per il confezionamento. Il 15 ottobre del 2014 i carabinieri hanno arrestato i suoceri di uno degli indagati per detenzione illegale di armi, poiché trovati, a seguito di una perquisizione domiciliare, in possesso di un fucile a canne mozze e di un giubbotto antiproiettile.

Maria Chiara Ferraù

Commenti
Caricamento...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi