Messina: preso il latitante Fabrizio Ceccio

È finita alle 02.30 di sabato per mano dei carabinieri della compagnia di Messina sud, la latitanza di Fabrizio Ceccio, pluripregiudicato 45enne, attivamente ricercato da aprile dell’anno scorso, quando si era reso irreperibile poiché colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione per delinquere finalizzata alle truffe, al riciclaggio ed alla ricettazione.

L’uomo si era creato una falsa identità pensando di poterla fare franca, ma non è sfuggito all’occhio vigile dei carabinieri che seguivano i suoi movimenti ormai da mesi ed aspettavano solo il momento più opportuno per assicurarlo alla giustizia.

Intercettazioni ed estenuanti pedinamenti che avevano permesso di ricostruire nel dettaglio la vita del latitante, le sue abitudini e soprattutto la sua relazione con una pregiudicata messinese di 48 anni.

I due venivano insieme da una località del nord Italia ed immaginavano di aver ormai raggiunto la Sicilia, regione di origine dell’uomo. il loro viaggio si è concluso a bordo di una nave Caronte ad un passo dalla costa messinese.

Il blitz è stato fulmineo e non appena si è aperta la rampa del traghetto una decina di carabinieri sono letteralmente piombati addosso alla coppia che non ha avuto né il tempo di rendersi conto di cosa stesse accedendo né tantomeno di reagire, il tutto di fronte agli occhi attoniti degli altri passeggeri.

Ceccio, resosi conto di non poter sfuggire alla cattura, ammetteva la sua identità ai carabinieri che lo ammanettavano, mentre la donna ha cercato di far credere di essere un’altra persona fornendo generalità false e documenti contraffatti. La donna in compagnia del latitante era Fortunata Caminiti, compagna del latitante.

L’immediata perquisizione ha permesso di appurare come i due fossero entrambi armati di pistola con matricola abrasa, carica e con colpo in canna. Solo la bravura e la tempestività dell’intervento dei militari ha evitato eventuali reazioni rendendo impossibile l’utilizzo delle armi. Nella successiva perquisizione a bordo dell’auto sono stati trovati 60 proiettili dello stesso calibro delle armi sequestrate: una beretta calibro 22 ed una sig sauer calibro 9, numerosi telefoni cellulari, documenti falsi ed altro materiale che è adesso al vaglio degli inquirenti.

Per la coppia si sono spalancate le porte del carcere: i due sono stati infatti arrestati in flagranza di reato con la pesante accusa di porto abusivo di armi clandestine e munizioni. Nei confronti del latitante è stata inoltre data esecuzione all’ordinanza di arresto a cui si era sottratto per quasi u anno.

L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Messina Gazzi, mentre la moglie nella casa circondariale di Catania piazza Lanza dove resterà a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Maria Chiara Ferraù

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