Tortorici (Me): entrano nel vivo i festeggiamenti per il patrono

Sono entrati nel vivo a Tortorici i festeggiamenti in onore del patrono San Sebastiano. Dal primo gennaio si odono i rintocchi del campanone del duomo, azionato a mano da diversi giovani. Sabato sera alle 18.00 da piazza Duomo è partita la suggestiva fiaccolata detta “a bula” che come da tradizione si è conclusa con il salto sul fuoco alimentato dai rametti di ampelodesmo.

Nutrita la partecipazione di persone alla fiaccolata che ricorda il primo martirio di San Sebastiano. La prima volta non morì e venne cercato di notte dai servitori della matrona romana Irene che usarono proprio delle fiaccole per ritrovare il giovane soldato romano. Il salto sul fuoco invece è una tradizione pagana legata probabilmente a culti propiziatori del raccolto.

Domenica, poi, dalle borgate sono arrivati i portatori di alberi di alloro che sono stati disposti lungo via Vittorio Emanuele in attesa del momento della processione detta “u ddauru”. Al termine della messa celebrata alle 11.00 nella centrale chiesa di San Nicolò, come da consuetudine, è uscito in processione il simulacro di Sant’Antonio Abate con le reliquie. Al rientro in chiesa è partita la processione dell’alloro per ricordare l’albero a cui fu legato San Sebastiano durante il martirio. Bambini, giovani e anziani hanno sfilato per le vie del paese, raggruppati per borgate.

Alcune contrade di Tortorici erano anche precedute da zampognari, suonatori di tamburo o fisarmonica e alcuni di loro ormai da diversi anni portano i rami di alloro indossando i tradizionali costumi della tradizione contadina. Quest’anno più di 400 persone hanno partecipato alla sfilata. Gli alberi sono giunti in piazza duomo dove l’arciprete ha benedetto con l’acqua Santa ogni ramo di alloro e ogni portatore. Dopo la processione gli alberi sono stati addossati alla cancellata della chiesa madre per poi venire legati alle chiese e alle ringhiere del viadotto dai componenti della commissione di San Sebastiano.

I festeggiamenti oricensi di San Sebastiano continueranno il 18 gennaio con la “fujitina da vara” nel pomeriggio e la messa detta “a prova” con la benedizione dei panetti.

Maria Chiara Ferraù

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