Focus immobiliare, Palermo guida la ripresa del mercato meridionale

appartamento_in_vendita_a_palermoÈ quanto emerge dal recente “Rapporto Immobiliare residenziale 2015” realizzato dall’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con l’Abi (Associazione Bancaria italiana), e confermato dal portale www.soldialsicuro.it che offre uno spaccato di grande interesse sull’andamento del mercato nel 2014. In realtà, l’andamento del mercato nel capoluogo siciliano non rispecchia pienamente quanto accade, invece, nella sua provincia. Mentre nei comuni delle province delle grandi città il mercato residenziale rileva complessivamente una crescita (+3,4 per cento), restano in leve calo i comuni del resto della provincia di Palermo che fanno registrare una flessione dello 0,2 per cento.

I palermitani sono alla ricerca di appartamenti di grandi dimensioni

La superficie media delle unità abitative compravendute nelle maggiori città è di circa 91,4 metri quadrati. Nel 2014, per scendere maggiormente nel dettaglio, la superficie media delle abitazioni scambiate è particolarmente contenuta in città come Milano (83,9 metri quadrati) e Torino (84,2 metri quadrati), mentre risulta molto più elevata a Palermo. Nel capoluogo siciliano, infatti, la superficie media delle abitazioni oggetto di compravendita è pari a 108 metri quadrati. La metratura, come noto, è uno dei principali indicatori presi in considerazione per le valutazioni immobiliari, requisito indispensabile da effettuare, e che si può richiedere anche direttamente online su portali come ad esempio Pratiche. La provincia di Palermo risulta, tra le italiane, la meno cara per valore di scambio medio per abitazione. L’indicatore, infatti, si attesta sugli 88 mila euro circa.

Nuda proprietà? No, grazie

Nel capoluogo siciliano diminuisce il numero di compravendite del diritto di nuda proprietà: nel 2014 perdono il 2,8 per cento. Andamento simile anche per Genova (-0,1 per cento) e sensibilmente più marcato per Napoli (-15,8 per cento). Nel resto delle grandi città italiane, invece, il dato fa registrare incrementi più o meno sostenuti. A Roma si assiste a un vero e proprio boom, con un +36,6 per cento, mentre nella provincia di Milano il dato aumenta del 22,3 per cento.

Mutui in aumento, Palermo guida la classifica

Palermo guida la classifica delle grandi città italiane dove torna a crescere l’acquisto di abitazioni finanziate con mutuo ipotecario avente per garanzia lo stesso immobile acquistato. Con un +23,7 per cento, infatti, il capoluogo siciliano si conferma prima città italiana per incremento dell’indicatore, seguita da Bologna (+21,7 per cento) e Genova (+19,8 per cento).

Il mercato immobiliare in Sicilia

Se il capoluogo fa registrare una ritrovata dinamicità, il resto dell’isola meridionale si caratterizza per la più bassa intensità del mercato immobiliare. Nella regione, nel 2014, è stato compravenduto meno dell’1 per cento dello stock di abitazioni disponibili. Complessivamente, però, lo scorso anno ha segnato una svolta per il mercato immobiliare, provato da una lunga crisi. Il settore cresce, dopo sette anni di stagnazione, del 3,5 per cento, con un aumento del fatturato di circa 5 miliardi di euro. Tornando alla Sicilia, è bene soffermarsi anche sull’andamento del mercato a Catania dove i prezzi delle abitazioni, secondo studi recenti, fanno registrare una flessione (nella prima parte del 2014 il calo è del 2,9 per cento rispetto al trimestre precedente).  Le quotazioni sono in calo anche al centro della città, area che però si caratterizza per essere anche quella più dinamica. Si acquistano soprattutto immobili posizionati ai piani medi, con cucina abitabile e preferibilmente dotati di riscaldamento autonomo. Particolarmente attivo il mercato delle locazioni nell’area centrale di Catania, grazie alla presenza di studenti universitari e di professionisti fuori sede. I canoni negli ultimi semestri sono diminuiti anche a causa di un’offerta molto elevata. La spesa si attesta sui 500 euro al mese per i trilocali e sui 600 euro al mese per i quattro locali. Per una stanza singola si spendono fino a 200 euro al mese.

 

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