Tortorici (Me): al Senato in discussione l’emendamento “salva dipendenti”

Sarà discusso al Senato l’emendamento all’articolo 2 della legge di stabilità, comma 220 bis, riguardante la rinuncia ai finanziamenti del fondo di rotazione. Nei mesi scorsi l’argomento era stato al centro del dibattito politico a Tortorici, centro nebroideo in provincia di Messina.

L’amministrazione comunale aveva aderito al piano di riequilibrio finanziario e contestualmente aveva chiesto l’accesso al fondo di rotazione, ottenendo un anticipo di 415 mila euro. Per ottenere i fondi, però, il ministero dell’Interno obbligava il Comune a rideterminare la pianta organica. Questo avrebbe comportato una riduzione di 26 unità di ruolo e il rischio che anche i numerosi lavoratori precari restassero fuori. Da qui la richiesta dell’amministrazione Rizzo Nervo di rinunciare al fondo di rotazione e finanziare il piano di riequilibrio con l’accensione di un mutuo, da contrarre con la cassa Depositi e prestiti, previo aggiornamento delle passività e rimodulazione del piano. Da Roma avevano dato il via libera alla proposta dopo l’incontro dell’allora vice sindaco Rosario Contiguglia che da qualche settimana svolge le funzioni di primo cittadino dopo la sospensione di Rizzo Nervo. Il mutuo, della durata ventennale, sarebbe stato restituito con rate semestrali, in parte provenienti dai prepensionamenti di 10 dipendenti di ruolo che sono in possesso dei requisiti pre-Fornero. A partire dal gennaio 2017 il Comune di Tortorici risparmierà così circa 300.000 euro all’anno.

La proposta di rinunciare al fondo di rotazione e accendere un mutuo ventennale trova però ostacolo nella mancanza di norme che inquadrino la concessione del mutuo. Ecco che Contiguglia aveva suggerito di redigere un emendamento alla legge di stabilità, presentato ora dai senatori Mancuso e Gualdani e che verrà discusso in Senato nei prossimi giorni. “E’ facoltà dei comuni che hanno deliberato il piano di riequilibrio finanziario – si legge nell’emendamento – rinunciare al detto fondo con la restituzione delle somme già concesse e ricorrere a mutui erogati dalla Cassa Depositi e prestiti per riequilibrare la situazione economico-finanziaria dell’ente. I comuni che accedono a tale forma di finanziamento non hanno obbligo di ridurre la pianta organica, fatta eccezione per i prepensionamenti a seguito di dichiarazione di eccedenza del personale. Il mutuo erogato viene pagato esclusivamente con fondi comunali”.

Se l’emendamento sarà accolto dal Senato, verrà aperta una strada anche per altri comuni che si trovano nella stessa situazione di Tortorici.

Maria Chiara Ferraù

 

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