Martedì prossimo 6 maggio alle 18.00 nell’auditorium della camera di commercio di Ragusa, sarà presentato “I racconti del professore. Antonino Di Vita”, il libro di Liliana Madeo.
A presentare la serata sarà Nicola Bonacasa, accademico dei Lincei. Sono previsti gli interventi di Federico Piccitto, sindaco di Ragusa; Laura Turcis, assessore alla Cultura del Comune di Chiaramonte Gulfi; Nino Cirnigliaro, presidente del centro servizi culturali; Marisa Simonelli, presidente dell’associazione Genius; Carmelo Arezzo, presidente del teatro club Salvy D’Albergo; Enzo Piazzese, presidente ARcheoclub, oltre che l’autrice.
L’evento culturale è promosso ed organizzato dal centro studi Feliciano Rossitto di Ragusa in collaborazione con l’archeoclub d’Italia sezione di Ragusa, associazione Genius, associazione teatro club Salvy D’Albergo, centro servizi culturali, città di Ragusa e Comune di Chiaramonte Gulfi.
Quella di Antonino Di Vita è una figura straordinaria. Nato nel 1926 e morto nel 2011, fu accademico dei Lincei e tra i maggiori archeologi del Novecento. “Il professore” ha narrato la sua vita a Liliana Madeo, giornalista de La Stampa e abilissima scrittrice, che l’ha trascritta con premurosa partecipazione e indubbia qualità di scrittura. Dal volume “I racconti del professore” viene fuori una figura di studioso appassionato e appassionante.
Instancabile docente alle Università di Palermo, Perugia, Macerata (dove è preside di facoltà e poi rettore); direttore della Scuola archeologica italiana di Atene dal 1977 al 2000; soprintendente a Roma, Firenze, Siracusa, Di Vita dedica anima e corpo alla ricerca, scrive, pubblica, dirige numerose missioni archeologiche. Nel 1962 è a Tripoli come consigliere del governo libico per le antichità della Tripolitania. Come archeologo sul campo lavora in Tunisia, in Algeria, in Grecia, in Libia. Riceve premi e onorificenze. Incontra numerosi personaggi illustri. Dal 1997 al 2001 coordina non poche missioni archeologiche di università italiane in Libia. Una vita dedita all’archeologia che grazie alla scrittura di Madeo, si legge, fuor di metafora, come un romanzo.
Liliana Madeo. Laurea in Lettere. Giornalista. Inviato speciale della “Stampa”, direttrice del periodico femminista “Differenze”, collaboratrice di programmi radiofonici e televisivi. Ha scritto: Gli scariolanti di Ostia Antica – Storia di una colonia socialista (Camunia editore), “Premio Donna” Opera Prima; Donne di mafia – Vittime, complici e protagoniste (Mondadori) traduzione in giapponese, edizione economica Baldini e Castoldi, versione televisiva in due puntate con la regia di Giuseppe Ferrara; Donne cattive (La Tartaruga); Ottavia – La prima moglie di Nerone, (Oscar Storia Mondadori).