Siracusa: Fsi, le suore negli ospedali dell’Asp, uno spreco

Un’intera ala dell’ospedale Umberto I di Siracusa al quarto piano è destinata all’alloggio delle suore in servizio presso lo stesso nosocomio. Un privilegio che non è concesso ad altre suore nell’ospedale di Augusta. Lo rende noto la Fsi di Siracusa, il sindacato maggiormente rappresentativo nel settore sanità che scrive al commissario straordinario dell’Asp della città di Archimede. “Ciò costituisce uno spreco che non ci possiamo permettere e un atto di disuguaglianza di diritti tra lavoratori della stessa azienda, per motivi religiosi, che è diventato ormai insopportabile, considerato che il conforto religioso è comunque garantito da appositi prelati a cui non mancano le parole adeguate per i cittadini ammalati acuti, da riabilitare o terminali”.

“Poiché non rientra tra i fini istituzionali di una azienda sanitaria della regione siciliana assicurare l’alloggio nelle strutture ospedaliere solo a gradite organizzazioni religiose, chiediamo cortesemente alla S.V. di riservare i locali occupati dalle suore ad attività esclusivamente sanitarie al fine di tutelare la salute della collettività provinciale, possibilmente, attivando, visto che ci sono i locali, specialità medico chirurgiche che sono in mano private e mancano nella sanità pubblica. Sempre nella speranza che sia stato messo un limite temporale all’uso dei locali ospedalieri di cui sopra e che  non ci si trovi come successo con l’associazione LILT dell’ospedale Rizza di Siracusa, che è diventata praticamente padrona dei locali essendo di fatto in comodato d’uso perpetuo”.

 

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