Sicilia: Samonà propone la nascita di un circuito istituzionale dei teatri antichi

In una Terra come la Sicilia, ricca di teatri antichi e di luoghi memorabili legati alla cultura classica, occorre dare vita a un sistema organico e coordinato che ponga in stretto collegamento i cosiddetti “teatri di pietra” in modo permanente. E’ questa la proposta avanzata dal giornalista, scrittore, già assessore regionale alla cultura, Alberto Samonà.

La nascita, cioè, di un circuito istituzionale con il coordinamento della regione, per elaborare una strategia in grado di mettere insieme i teatri antichi e l’offerta degli spttacoli dal vivo, nell’ambito di una visione che dia lustro e visibilità ad una terra che, per la ricchezza dei luoghi e per l’ingegno dei suoi artisit, ha tutto da offrire”.

Samonà ha avanzato la proposta durante un suo intervento ad Enna alla tavola rotonda sui teatri classici in Sicilia e sul sistema Sicilia, coordinata da Filippa Ilardo  eFulvia Toscano nell’ambito della manifestazione Demetriadi.

“L’incontro di Enna è stato un momento senza precedenti – spiega Samonà in un post sulla sua pagina Facebook – perché è emersa la volontà, da parte delle principali realtà  teatrali siciliane, di lavorare fianco a fianco. I tempi appaiono maturi per uscire dalla logica di singole ed episodiche manifestazioni di intrattenimento o di rassegne teatrali o culturali slegate l’una dall’altra e pensare a una strategia culturale di lungo periodo: da qui l’esigenza di creare questa rete istituzionale dei teatri antichi sicilianiche metta insieme, in un unico circuito operativo, i rappresentanti della Regione Siciliana e le direzioni artistiche dei festival, rafforzata da un competente comitato scientifico-culturale”.

Ciò che serve è quella che Samonà definisce come “un’agorà del pensiero e delle idee, che punti alla qualità dello spettacolo dal vivo nei teatri antichi e alla valorizzazione dei luoghi, degli artisti, delle produzioni e della formazione teatrale e culturale, anche mediante scambi, residenze e reciproche collaborazioni”.

“Esigenze – osserva – che non possono essere assolte dalla cosiddetta “Commissione Anfiteatro Sicilia”, composta da rappresentanti degli assessorati del Turismo e dei Beni Culturali, che pure ha svolto negli anni il proprio compito, ma che ha mostrato limiti strutturali e va superata mediante l’introduzione di elementi di scientificità e di criteri di selezione dell’offerta di spettacoli dal vivo”.

“ersonalmente – conclude Samonà – dò piena disponibilità a lavorare in questa direzione, con l’auspicio che la Regione aderisca a questa proposta, grazie alla quale si darebbe vita a una vera rivoluzione in grado di esaltare la funzione culturale dei teatri antichi siciliani quali monumenti storici da salvaguardare, valorizzandone, al contempo, la loro assoluta attualità e contemporaneità quali fucine di arte e di pensiero. Sarebbe un decisivo passo in avanti per tenere a battesimo un solido e duraturo sistema dei teatri antichi di Sicilia, che avrebbe effetti decisivi sia in ambito culturale, sia quale attrattore turistico”. 

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