Acireale (Ct): verso la via crucis vivente in programma la domenica delle Palme

Il 24 Marzo, Domenica delle Palme, alle ore 18.30, a Stazzo i giovani della parrocchia San Giovanni Nepomuceno, porteranno in scena la sacra rappresentazione della Via Crucis. L’appuntamento, giunto alla sua V edizione, impegna venti ragazzi tra i 16 e i 36 anni che si prestano a ricostruire le ultime ore della vita di Gesù.

La via crucis è un momento di partecipazione attiva al mistero della passione e morte di Gesù Cristo. In questa prospettiva la parrocchia di Stazzo si confronta col desiderio di far vivere in maniera più intima e coinvolgente quest’evento che riunisce in comunione l’intera comunità e permette di vivere i misteri pasquali.

I giovani in questa dimensione si scommettono con la scrittura del copione, con la preparazione delle scene, con la scelta dei costumi ed infine con tante ore di prove per poter realizzare lo spettacolo finale. A coordinarli don Salvatore Di Mauro, sacerdote della parrocchia da pochi mesi alla guida della comunità stazzese, che così racconta la preparazione dei suoi giovani:

“La passione e resurrezione di Gesù sono al centro della vita della Chiesa e di ogni cristiano. I ragazzi della comunità hanno rappresentato la Via Crucis per un motivo ben preciso: l’uomo è fatto di carne e di anima e per comprendere l’amore di Dio ha bisogno di vedere con i propri occhi quanto Gesù abbia sofferto per acquistare la nostra salvezza”.

Conclude:Oltre all’impegno nel realizzare quest’opera è stato anche un momento importante per i ragazzi perché hanno vissuto ogni sera, dopo il lavoro e lo studio, momenti di vera fraternità e comunione”.

La partecipazione di così tanti giovani alla messa in scena di questo dramma sacro è il concretizzarsi del sentimento popolare che rende possibile la trasmissione della fede. La via crucis è opera di evangelizzazione e rinsalda i vincoli della comunità.

Inoltre, è occasione per gli stessi “attori dilettanti” di riscoprire la propria maturità cristiana, i quali facendo esperienza e memoria della via dolorosa possono riflettere sul personale incontro con il Signore.

 

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