Palermo: nuovo premio per “Novelle brevi di Sicilia” di Andrea Giostra

Martedì 23 gennaio 2024 alle ore 15:00 la federazione unitaria italiana scrittori (FUIS), coordinamento della regione siciliana presieduto dalla scrittrice e poeta Sara Favarò, ha premiato Curtigghia di Sicilia e siciliani-Novelle brevi di Sicilia” pubblicate dall’editore romano Sheyla Bobba della Casa Editrice SBS Edizioni.

Questo è l’ennesimo riconoscimento editoriale ricevuto dalle “Novelle brevi di Sicilia” che Rai Radio 1, nella puntata di “Auditorium” del 31 maggio 2023, ha definito “Il caso letterario delle Novelle brevi di Sicilia”, e il “Giornale di Sicilia”, storico quotidiano dell’isola, in un articolo dell’8 febbraio 2021, le ha definite “la più grande collezione di piccoli morceaux siciliani”.

I libri premiati a Palermo presso la sala dei carretti siciliani del museo Pitrè che concorrono anche al “Concorso Letterario Nazionale FUIS”, dove saranno valutati dalla Giuria Nazionale della FUIS, che premierà i migliori libri di poesia, testi teatrali e di narrativa che hanno partecipato al Concorso organizzato dalla Federazione Unitaria Italiana Scrittori (FUIS) che conta oltre diecimila scrittori iscritti da tutte le regioni d’Italia.

Sul riconoscimento ricevuto, l’editore Sheyla Bobba dichiara: “Da subito felice, ma non stupita. Quando ho appreso del podio per Andrea Giostra e “Curtigghia di Sicilia e siciliani” a questo prezioso riconoscimento ho gioito, ma so che è un lavoro prezioso che merita attenzione. Il progetto di Giostra con le sue Novelle brevi di Sicilia mi ha da subito incantata e portare al concorso del FUIS la nostra edizione è stato un privilegio. Sono sicura che questo libro ha ancora molto da dare e ricevere, così come sono certa che le prossime pubblicazioni di Andrea con SBS Edizioni saranno un valore aggiunto al nostro catalogo. Grazie al presidente della FUIS, il dottor Natale Antonio Rossi, alla delegata per la Regione Siciliana della FUIS, dottoressa Sara Favarò, presidentessa del premio FUIS SICILIA e a tutta la Giuria”.

A proposito della raccolta di Novelle siciliane di Adnrea Giostra, Sara Favarò dice che “le novelle siciliane danno subito un’immagine scenica. Un gruppo di amici che si ritrovano in un bar e, tra un caffè e un cappuccino, si cambiano apparenti confidenze su fatti che li riguardano personale, ma anche, e soprattutto, sui fatti che riguardan ola vita altrui e che hanno la capacità di volare di bocca in bocca, con l’apparente riservatezza che, naturalmente, altro non è se non un modo di impicciarsi negli affari altrui. Sono appunto oggetto di curtigghiu, ossia di parlare, o meglio sarebbe dire di sparlare, dei fatti altrui, spesso come rimedio per coprire proprie mancanze e difetti. Le novelle di Giostra sono anche altro: sono tessere del mosaico della vita”.

A Palermo Sara Favarò, in contemporanea alla premiazione, nella sua qualità di delegato per la regione siciliana della FUIS, ha organizzato l’ottavo incontro poetico “Guerra no, pace sì”. Durante la manifestazione alla quale ha partecipato il presidente nazionale della Fuis, dottor Natale Antonio Rossi, si è svolta la cerimonia di consegna dei premi ai vari poeti e scrittori.

Della commissione Sicilia hanno fatto parte: Sara Favarò, scrittrice, giornalista, delegata FUIS per la Sicilia; Eliana Calandra, scrittrice, già direttrice del sistema bibliotecario cittadino e archivio storico del comune di Palermo; Teresa Di Fresco, critico letterario, giornalista, già vice presidentessa dell’ordine dei giornalisti della Sicilia. “Sono moltisimi gli innocenti che giornalmente pagano con la loro vita guerre da altri volute – dichiara Sara Favarò nell’introduzione alla silloge poetica – Sul perché ciò sia possibile si aprono ipotesi talvolta drammatiche, come la salvaguardia di interessi che sono altro rispetto alla tutela dell’uomo. Non sempre le cose sono come appaiono. Per non parlare degli interessi economici che girano intorno alla produzione delle armi e all’asservimento politico di alcuni Stati rispetto ad altri. Non esistono guerre giste. Il nostro ottavo incontro poetico nasce dall’esigenza di uomini e donne che vogliono sentirsi umanità. Umanità perduta tra i rivoli di sangue dei tanti, troppi bambini, donne, anziani, giovani, uccisi dall’arroganza, dalla prepotenza di uomini che hanno perduto il valore dell’amore”.

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