Messina: fine settimana intenso al teatro dei 3 mestieri

Sarà un fine settimana molto intenso al Teatro dei 3 Mestieri di Messina con due eventi molto attesi. Sabato 9 dicembre alle 20.30 sarà inaugurata la mostra di illustrazioni “Io, me e Amalia” di Amalia Caratozzolo, in arte AmaliaC.

L’iniziativa fa parte del progetto TeatrArt a cura di Dania Mondello e rientra negli eventi “I colori del Natale” finanziati dal Comune di Messina a valere sul POC Metro Messina azione ME I.3.1.c. La mostra sarà visitabile fino al 7 gennaio 2024.

Il secondo appuntamento sarà con lo spettacolo “Non siamo qui” del regista e drammaturgo Tino Caspanello, che ha debuttato pochi giorni fa proprio al Teatro dei 3 Mestieri e che vede protagonisti sulla scena Cinzia Muscolino e Tino Calabrò. Questa replica eccezionale è in programma domenica 10 dicembre alle 19.00.

Amalia Caratozzolo (AmaliaC) è nata a Messina nel 1983. Si è diplomata nel 2004 in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics, e nel 2007 in Illustrazione all’Istituto Europeo di Design di Roma, dove ha insegnato Incisione su linoleum dal 2010 al 2017. Dal 2013, è illustratrice per il «Corriere della Sera».  Nel 2020 pubblica per Baldini+Castoldi un libro di satira illustrato dal titolo “Pene d’amore, manuale illustrato di sopravvivenza agli ex”, con la prefazione di Selvaggia Lucarelli. Nello stesso anno inizia la collaborazione con Il Fatto Quotidiano: autrice di una rubrica di satira amorosa, scrive e illustra per la newsletter A parole nostre. Nel 2021 illustra per Lunaria Edizioni un libro per bambini di Lorena Dolci, dal titolo “Mostro del Pisolino”.

Ha lavorato per Baldini+Castoldi, Castelvecchi Editore, Corriere della Sera, Edizioni Anicia, Elliot Edizioni, Guanda Editore, Istituto Europeo di Design, Human Foundation, Il Fatto Quotidiano, La Stampa. Vive a Roma.

Recuperare il surreale, il metafisico che abbiamo dimenticato. Questo è l’imperativo dei due personaggi di Non siamo qui, due esseri umani in fuga dal luogo comune, perché il mondo sembra essere diventato il luogo comune per eccellenza, un luogo dove l’autenticità non è un punto di forza ma qualcosa da tenere nascosto per non soccombere davanti all’alienazione quotidiana che impone modelli e stili di vita che niente hanno di autentico, ma sono soltanto finzioni funzionali alle trappole di sistemi congegnati per darci l’illusione di una felicità vuota però di contenuti, di senso e di memoria. Bisogna allora progettare la fuga e metterla in atto, sperando di trovare un altrove e che in questo altrove ci sia un posto dove potere tornare a respirare l’aria buona.

Prenotazione obbligatoria: 090.622505 – 349.8947473 (anche whatsapp)

 

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