Piazza Armerina (En): mostra di Giuseppe Ingaglio

Sarà inaugurata venerdì 7 luglio alle 18.30 la mostra “Essere sui crocevia tra incontri e ripartenze” di Alfredo La Malfa, a cura di Giuseppe Ingaglio a Piazza Armerina, nell’ennese. L’esposizione sarà ospitata dal museo diocesano fino al 15 ottobre. L’esposizione sarà visitabile da mercoledì a domenica dalle 09.00 alle 12.00 e dal giovedì a sabato dalle 14.00 alle 19.00.

L’evento espositivo, promosso dalla diocesi di Piazza Armerina insieme al museo diocesano locale e alla fondazione casa della divina bellezza di Forza d’Agrò, nel messinese, nasce da un’idea maturata da Giuseppe Ingaglio, curatore della mostra, insieme all’autore delle opere, Alfredo La Malfa e da monsignor Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina e con la collaborazione di don Pasquale Bellanti, direttore del museo diocesano di Piazza Armerina.

Sarà proposta al pubblico una selezione di foto realizzate da Alfredo La Malfa durante un viaggio da lui compiuto in Tibet nell’estate del 2022. Non si tratta di un reportage, ma di un diario di viaggio per immagini, nel quale assumono una importanza strategica e fondamentale gli incroci, anzi, come l’autore tiene a precisare, i crocevia. Qui il viandante, esploratore più che turista, pellegrino più che viaggiatore, avverte, sia nell’intimità della sua anima sia nelle suggestioni trasmesse dal territorio che lo circonda, la potenzialità straordinaria che l’intersecarsi di strade e di percorsi comporta. Ma, nel contempo, il medesimo viandante riesce a percepire la forza motivante e scattante per intraprendere nuovi percorsi ed orientarsi verso mete inesplorate. Essere sui crocevia significa, pertanto, abitare un territorio in cui la sosta per l’incontro si carica della dinamicità della ripartenza.

Il percorso espositivo è articolato, così come proposto dal curatore Giuseppe Ingaglio, in una serie di gruppi di foto omogenee per assonanze tematiche: tre per ciascun gruppo. All’interno del percorso, tuttavia, talune immagini si staccano dalla serie per assumere il ruolo di antiporta, riprendendo una consuetudine dell’editoria antica.

Quello che compie Alfredo La Malfa è dunque un percorso che, tra paesaggi in territori di notevole altitudine, induce il visitatore ad intraprendere un viaggio interiore e ad esplorare le regioni più profonde e recondite della propria anima. La mostra resterà in permanenza fino al prossimo 15 ottobre.

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