Trecastagni (Ct): il soprano Schillaci e il tenore Jota cantano l’amore

Il soprano Daniela Schillaci insieme al tenore Max Jota canteranno l’amore al TIMF 2022 a Trecastagni, nel catanese. Il Trecastagni International music festival è una rassegna di musica colta promossa dalla Namae. Questa sera i due cantanti si esibiranno nelle più grandi arie d’opera e nei duetti più belli della storia del melodramma e dell’operetta, accompagnati al pianoforte dal maestro Gaetano Costa.

Sotto un cielo trapuntato di stelle appuntamento questa sera alle 21.00. Il festival, diretto da Carmelo Pappalardo, dedica un’intera serata al melodramma e all’operetta, indagando i sentimenti e le pulsioni dell’animo umano nel suggestivo cortile della chiesa madre di San Nicola.

Il concerto sarà aperto dalla “Siciliana” che Turiddu dedica a Lola all’inizio della Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, opera tratta dall’omonima novella di Verga del quale quest’anno ricorre il centenario dalla morte. “Può sembrare azzardato che un brasiliano canti in siciliano – racconta il tenore – ma questo è per me un ruolo del cuore. Ho iniziato ad amare l’opera, infatti, dopo aver visto “Cavalleria rusticana” e mi sono talmente emozionato che alla fine ho deciso di lasciare il mio lavoro da direttore di banca per studiare canto. Per cui essere qui insieme a Daniela, che reputo unag rande professionista oltre che un’amica e un punto di riferimento, mi rende felice”.

Dal Verismo, in musica si passerà poi al melodramma romantico di Verdi con il bolero “Mercé dilette amiche” che Elena intona nel V atto de “I vespri siciliani”. Seguito poi dal canto appassionato fra Amelia e Gabriele “Cielo di stelle orbato”, dal Simon Boccanegra, sempre di Verdi. “Max ed io siamo entrambi reduci dall’aver debuttato in quest’opera a Spalato – sottolinea Schilleci – quindi abbiamo pensato di proporla anche al pubblico di Trecastagni. Sarà poi la volta del duetto “Teco io sto” tratto da Un ballo in maschera di Verdi, ruolo che ho cantato per la prima volta a marzo di quest’anno. Dal momento che nei progetti futuri ci sarà anche Tosca di Puccini, abbiamo pensato di inserire nella seconda parte “Mario, Mario…” oltre a “Bimba dagli occhi pieni di malia” da Madama Butterfly, sempre del compositore lucchese”.

Diplomata al conservatorio Gioacchino Rossini di Pesaro con il massimo dei voti, Daniela Schillaci ha subito iniziato una carriera brillante che l’ha portata ad esibirsi nei più prestigiosi teatri italiani ed esteri, con un repertorio che nel tempo è diventato sempre più imepgnativ. A dirigerla sono state alcune delle bacchette più importanti del panorama internazionale come Roberto Abbado, Zubin Mehta, Gianandrea Noseda, Placido Domingo.

Riconosciuto come il migliore interprete maschile a livello mondiale dalla rivista Opera Britannia, Max Jota ha invece debuttato nel ruolo del titolo “LesContes d’Hoffmann” di Offenbach al Teatro Verdi di Pisa, perfezionandosipoi tra il Brasile e l’Italia. Fra i suoi cavalli di battaglia ci sono il Duca di Mantova nel “Rigoletto”, Alfredo Germont ne “La traviata”, Riccardo in “Un Ballo in maschera”, Pinkerton in “Madama Butterfly”, Rodolfo ne “La bohéme”solo per citarne alcuni. Durante il concerto sarà chiamato a interpretare la complessa aria “E lucevan le stelle” dalla Tosca di Puccini a cui seguirà  “Un bel dì vedremo” da Madama Butterfly, cantata dalla Schillaci. Chiuderanno l’emozionante serata i duetti “Tace il labbro” tratto da La vedova allegra di Franz Lehàr e “O soave fanciulla” da La Bohème di Puccini.

“La nostra coppia artistica è improntata sul feeling e sull’amicizia – aggiunge il soprano – le nostre voci si uniscono in maniera armonica focalizzandosi molto sulla frase musicale, per questo abbiamo voluto proporre un programma incentrato sui duetti che sono sicura i melomani apprezzeranno molto”. Al loro fianco Gaetano Costa, eccellente pianista e direttore d’orchestra che conta in repertorio oltre 50 opere e 35 concerti sinfonico-corali.

“Negli anni, Daniela e Gaetano sono diventati i miei punti di riferimento – conclude il tenore – anche perché nel nostro ambiente è difficilissimo trovare persone con cui essere complici, soprattutto sul palcoscenico. Ecco perché la storia dell’opera è piena di coppie artistiche che hanno lavorato a lungo insieme, penso a Maria Callas e Giuseppe Di Stefano, Luciano Pavarotti con Joan Sutherland prima e Mirella Freni poi e ancora Angela Gheorghiu e Roberto Alagna. Con Daniela ci guardiamo e sappiamo esattamente quello di cui l’altro ha bisogno e credo che questo arrivi al pubblico facendo alla fine davvero la differenza”.

Biglietti: Ingresso unico euro 10,00. Abbonamento (su appuntamento)intero euro 75,00- ridotto (under 30) euro 60,00.

Per info e prenotazioni:349 1046397 – namaect@gmail.com

L’Associazione Nova Academia MusicaAetnensis (Namae) è stata fondata nel 2002 dal Maestro Carmelo Pappalardo, docente di pianoforte all’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Catania, che conta su un’esperienza trentennale nell’organizzazione concertistica. L’obiettivo della Namae, èda sempre quello di promuovere la musica classica, il suo insegnamento nelle scuole e nei centri perifericivalorizzando i musicisti siciliani, senza mai trascurare la presenza di artisti di qualità provenienti da tutto il mondo. Ogni anno, infatti, si impegna a garantire progetti musicali ed eventi di alto livello a una platea di pubblico sempre più ampia. Nella sua ventennale attività, l’Associazione ha ospitato ogni anno oltre 1000 spettatori e un gran numero prestigiosi interpreti. Dal 2022 oltre al Trecastagni International Music Festivalorganizza anche il Vineyard Music Festival di Pedara, in collaborazione con l’azienda vitivinicola Mondifeso.Lo storico Festival di Trecastagni, ogni anno propone due settimane di musica in cui si esibiscono i migliori talenti nazionali e internazionale, creando un mix di emozioni e condivisioni all’interno di suggestive location come il largo Abate Ferrara, un anfiteatro dall’acustica naturale perfetta ai piedi della scalinata dell’antichissima Chiesa Madre San Nicola o il cortile panoramico della stessa Chiesa, dal quale si può godere di una vista unica sull’Etna.

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