Trecastagni (Ct): “Beethoven project” con il pianista Oliver Kern

Il pianista Oliver Kern a Trecastagni, nel catanese, eseguirà per la prima volta nella provincia “Betthoven project”, l’integrale delle sonate per pianoforte del compositore tedesco.  Appuntamento per venerdì 10 giugno alle 20.30 nella sala Verde del piccolo seminario di Trecastagni con le prime tre sonate eseguite dal pianista tedesco, vincitore nel 2001 del prestigioso premio Beethoven, che ripercorrono il primo repertorio classico del maestro di Bonn.

Seguiranno poi gli altri appuntamenti de La Nova academia musica Aetnensis diretta dal maestro Carmelo Pappalardo che ha scelto di inaugurare la sua rassegna con l’esecuzione integrale delle 32 sonate per pianoforte del compositore tedesco. Una vera e proprià novità per Trecastagni e per tutta la provincia. Tra il 2022 e il 2023 infatti saranno nove gli eventi che ripercorreranno una delle opere centrali della produzione del musicista tedesco.

Protagonista indiscusso del concerto sarà il pianista Oliver Kern che con la sonata op.2 n1 in Fa maggiore, n.2 in La maggiore e n.3 in Do maggiore, si confronterà con la produzione giovanile del compositore di Bonn.

“Sarà la prima volta che eseguirò le 32 sonate di Beethoven nella sua interezza – spiega Kern – e sono molto felice di poterlo fare a Trecastagni che sento un po’ come casa mia. Affrontare l’opera omnia di un autore consente di avere una visione d’insieme della sua arte. Lo è stato già per Brahms e lo sarà anche per Beethoven del quale ho interpretato spesso le ultime sonate. Le informazioni che arrivano dalla musica sono preziose, ti consentono di comprendere l’evoluzione di un musicista, capire le idee e i motivi che lo hanno influenzato e come il suo stile sia maturato nel tempo”.

Vincitore nel 1999 dell’Ard International music competition di Monaco e nel 2001 del prestigioso premio Beethoven di Vienna, Kern si è imposto all’attenzione della critica per la qualità della sua tecnica ed è stato ampiamente applaudito in America, Asia ed Europa. Considerato tra i massimi interpreti della letteratura pianistica beethoveniana e brahmsiana, annovera nel suo repertorio anche le opere di Bach, Mozart, Schubert e Chopin.

“Questo è un progetto che avevo in mente già da qualche anno – racconta Pappalardo, direttore artistico e presidente della Nova academia musica Aetnensis – ma dal momento che il 250° anniversario della nascita di Beethoven è caduto durante la pandemia, abbiamo dovuto farlo slittare. Per me è un piacere poter tornare ad ospitare Oliver all’interno della nostra staguibe. Con la N.a.m.ae abbiamo sempre cercato di dare spazio alla musica e ai musicisti che potevano contribuire ad affinare l’orecchio dell’ascoltatore. In questi anni abbiamo seguito i partecipanti dei più grandi concorsi di musica, per scegliere i migliori da proporre al nostro pubblico”.

Beethoven impiegò ventisette anni, dal 1795 al 1822, per realizzare questo imponente corpus nel quale si possono cogliere i rimandi al Classicismo di Haydn e Mozart arrivando ad affermare, attraverso una profonda capacità espressiva intrisa di valori, la sua visione Romantica. « La Sonata n.2 – evidenzia Kern – risente delle influenze di Haydn, suo insegnante del periodo viennese, a cui le tre opere sono dedicate. Mostrano caratteri diversi fra loro: la prima è la più drammatica, la seconda è la più leggera, tanto da esibire quasi un atteggiamento anti-beethoveniano, mentre l’ultima si presenta come un gioco di artifici di tradizione. È però nel secondo movimento che individuiamo la strada più personale e nuova tracciata da Beethoven, che ritroveremo poi nelle successive Sonate”.

Un momento in cui il compositore tedesco è ancora legato al Classicismo, superato definitivamente con l’op. 27 n. 2 nota come Sonata al chiaro di luna, che segna l’approdo al Romanticismo. “I primi problemi di salute e gli amori non corrisposti – aggiunge il virtuoso  – lo portarono nel 1801 a un cambio di passo, ma in queste prime opere giovanili si può rintracciare molto della sua formazione. La sfida più grande per l’esecutore sta proprio nella ricerca dell’interpretazione. Far vedere più l’influenza di Haydn o il virtuosismo di Beethoven, oppure entrambi?”. Non resta che scoprirlo, ascoltando uno dei massimi interpreti della scena internazionale, orgoglioso di essere svevo come Federico Barbarossa, chiamato a confrontarsi con uno dei capisaldi della musica colta.

Biglietto euro 10,00 intero, euro 8,00 ridotto under 25 e over 65.

Prenotazioni: 3398968621 oppure namaect@gmail.com

Trecastagninternationalmusicfestival.com

 

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