Catania: traffico internazionale di droga e porto illecito di armi da guerra, 5 arresti

Cinque persone sono state arrestate a Catania con le accuse di traffico internazionale di droga e porto illecito di armi da guerra. Gli ordini di carcerazione sono stati emessi dalla procura generale alla corte d’appello di Catania. Le manette sono scattate ai polsi di Angelo Busacca, Antonino Riela, Vincenzo Spampinato, Nezar Seiti e Maridian Sulaj sottoposti ad indagine, a vario titolo, per associazione a delinquere.

Si tratta del rilevante esito processuale di articolate indagini, svolte dal nucleo PEF della guardia di finanza relative ad un agguerrito sodalizio criminale, composto da catanesi e albanesi, responsabile dell’illecito rifornimento di sostanza stupefacente del tipo marijuana, importata dall’Albania e destinata alle piazze di spaccio di Catania, Siracusa e Ragusa.

Le indagini condotte dal Gico della finanza, in sinergia con reparti aeronavali del corpo hanno permesso di sequestrare 3,5 tonnellate di marijuana, denaro contanto e armi da guerra tipo kalashnikov nonché di arrestare, in flagranza di reato, 24 corrieri responsabili di altrettante transazioni di droga.

Le successive attività investigative hanno permesso alle fiamme gialle di attribuire, in capo al sodalizio criminale, la movimentazione di ulteriori 4 tonnellate di droga. Nel dettaglio, MAridian Sulaj è stato condannato a 8 anni di reclusione, tutti ancora da espiare, riconosciuto colpevole di associazione a delinquere e traffico di droga, con le aggravanti dell’ingente quantitativo e della trans nazionalità dei reati; Angelo Busacca, condannato a 6 anni e 10 mesi di reclusione, quasi tutti ancora da scontare, riconosciuto colpevole di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti; Antonino Riela condannato a 14 anni e 8 mesi di reclusione quasi tutti da scontare, riconosciuto colpevole di associazione a delinquere e traffico di sostanze stupefacenti con le aggravanti dell’ingente quantitativo e della trans nazionalità dei reati e dell’illecito porto di armi da guerra; Nezar Seiti condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione, tutti ancora da espiare, in quanto riconosciuto colpevole del reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga; Vincenzo Spampinato condannato a 9 anni di reclusione, di cui 8 anni e 3 mesi ancora da scontare, per associazione a delinquere e traffico di sostanze stupefacenti con le aggravanti dell’ingente quantitativo e della trans nazionalità dei reati e dell’illecito porto di armi da guerra.

 

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