Catania: sequestrata ingente quantità di droga

Un’ingente quantità di droga è stata arrestata dagli agenti della squadra mobile di Catania nei confronti di un 47enne gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish, cocaina e marijuana.

La squadra mobile, nel corso delle ordinarie e periodiche attività finalizzate a contenere e reprimere il fenomeno dell’illecita cessione di sostanze stupefacenti, ha operato un controllo in un garage di Cibali la cui proprietà e diretto possesso erano diconducibili all’arrestato.

Il garage, alla presenza dell’interessato, è stato sottoposto a perquisizione e gli agenti sono riusciti a sequestratre 176 kg di hashish, 700 grammi di cocaina e 780 grammi di marijuana racchiusi in buste di plastica, alcune delle quali sottovuoto.

È stato anche rinvenuto e sottoposto a sequestro materiale vario utile per la pesatura e per il confezionamento in dosi delle droghe. La sostanza stupefacente, una volta immesse sul mercato, avrebbe procurato un guadagno illecito di oltre 1 milione di euro.

L’uomo è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, è stato associato al carcere di Noto dove resterà a disposizione dell’Autorità giudiziaria procedente. Due ventenni sono stati denunciati per procurato allarme ed esplosioni pericolose.

Nel pomeriggio del 5 maggio le volanti sono intervenute in piazza Falcone e Borsellino, dove alcuni cittadini avevano segnalato la presenza di due giovani che, a bordo di un motociclo, avevano esploso colpi d’arma da fuoco in aria. I passanti, impauriti, avevano trovato riparto negli esercizi commerciali presenti nella nota piazza catanese. Ulteriori segnalazioni sono giunte alla polizia quando due giovani esplodevano colpi d’arma da fuoco nel centro storico. In entrambi i sopralluoghi la polizia scientifica ha trovato sul manto stradale i bossoli esplosi, verificando che si trattava di cartucce a salve.

In relazione alla gravità dei fatti accaduti e all’allarme sociale che i due episodi avevano determinato, venivano avviati tempestivi accertamenti da parte della squadra mobile, mirati all’identificazione dei responsabili e a definire il contesto di riferimento. Le analisi dei sistemi di videosorveglianza hanno permesso di individuare la targa del mezzo utilizzato il pomeriggio del 5 maggio e di risalire al suo proprietario.

A seguito dell’accertamento si sono intensificate le attività di ricerca che hanno permesso di intercettare il motociclo con a bordo due giovani le cui caratteristiche fisiche corrispondevano alle descrizioni raccolte e alle immagini visionate circa i responsabili delle allarmanti azioni dei giorni precedenti. I due giovani hanno ammesso le proprie responsabilità e consegnavano la pistola a salve che avevano utilizzato negli episodi segnalati. L’arma, un riproduzione di un noto modello di pistola semiautomatica, priva di tappo rosso, che veniva sottoposta a sequestro.

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