I 50 anni di Medici Senza Frontiere: le origini e la storia della Onlus

Medici Senza Frontiere è una Onlus attiva nel settore degli aiuti umanitari da 50 anni, con una lunga esperienza sul campo iniziata nel 1971. L’organizzazione si impegna ad attivare le proprie equipe per portare soccorso medico-umanitario ovunque sia negato l’accesso, a causa di emergenze provocate da conflitti, catastrofi naturali e/o epidemie.

In questi 50 anni, la Onlus MSF si è sempre contraddistinta per la sua imparzialità nei conflitti, senza mai negare testimonianze, denunce e prese di posizioni su temi legati all’emergenza umanitaria e alla vita dei civili coinvolti.

In questo articolo andremo a ripercorrere la storia della Onlus Medici Senza Frontiere progetti umanitari, gli eventi più importanti e vedremo nel dettaglio quali sono i valori che l’organizzazione continua ad onorare attraverso le loro azioni.

Le origini e la storia della Onlus

I 50 anni della Onlus Medici Senza Frontiere comprendono non pochi eventi drammatici, ma anche tanti traguardi raggiunti e tanti atti di coraggio avuti durante situazioni di emergenza altamente complesse.

L’organizzazione è stata fondata nel 1971 in Nigeria, durante la guerra di secessione del Biafra. In quel periodo, alcuni medici francesi che operavano sul campo in collaborazione con la Croce Rossa rimasero scioccati dal genocidio in corso.

Lo stesso shock era stato vissuto anche da Raymond Borel e Philippe Bernier, giornalisti reduci dall’emergenza umanitaria in Bangladesh e componenti della rivista medica “Tonus”. Assieme, decisero di lanciare un appello per creare una équipe di medici pronti ad aiutare i civili durante le emergenze umanitarie.

Il 22 dicembre del 1971 nasce l’organizzazione Medici Senza Frontiere composta da 300 volontari. L’organizzazione realizza un nuovo stile dell’azione d’emergenza, che combina le caratteristiche come la professionalità dei volontari con l’immediatezza e la testimonianza. Medici Senza Frontiere inizia il suo percorso sul campo con la consapevolezza di salvare vite, testimoniare e denunciare i crimini contro l’umanità.

Il loro sogno è quello di fare un passo in più rispetto ai principi tradizionali dell’intervento umanitario: inaugurano un nuovo stile dell’azione d’emergenza, in grado di combinare immediatezza e professionalità con indipendenza e testimonianza. Salvare vite e curare ma anche raccontare e denunciare.

La prima missione dell’organizzazione è stata in Nicaragua, a Managua (1972), per prestare soccorso ai civili durante l’emergenza umanitaria causata da un terremoto che distrusse gran parte della città.

Col passare degli anni, la Onlus Medici Senza Frontiere cresce fino a diventare un’organizzazione internazionale intorno agli anni ‘80. Oggi, gli operatori umanitari sono oltre 65.000 in progetti dislocati in oltre 80 Paesi.

Il Nobel per la Pace

Medici Senza Frontiere riceve il Nobel per la Pace nel 1999, in riconoscimento del lavoro umanitario realizzato in vari continenti e per le decine di milione curate, assistite e aiutate durante le diverse emergenze umanitarie insorte in più di 80 paesi.

La premiazione è stata un’opportunità per denunciare e condannare un nuovo crimine di guerra. L’allora presidente della Onlus MSF, James Orbinski, ha utilizzato il suo discorso per condannare la violenza russa in Cecenia contro i civili.

Il ricavato del premio Nobel per la Pace è stato destinato alla creazione di un fondo destinato ad un progetto ampio sulle malattie dimenticate, come la malaria, il Chagas e la malattia del sonno.

Le azioni di MSF per l’emergenza Ucraina

Subito dopo lo scoppio del conflitto alle porte dell’Europa, avvenuto con l’invasione della Russia in Ucraina, le équipe hanno lavorato attivamente 24 ore su 24 per prestare operazioni umanitarie urgenti e soccorrere i civili coinvolti nella guerra.

I primi interventi urgenti sono stati svolti nelle città di Mariupol e Kiev, successivamente anche in altre città ucraine, per far arrivare in tempo le forniture mediche necessarie. Col passare dei giorni sono stati attivati anche dei check-point nei paesi limitrofi per assistere i rifugiati.

Ancora oggi le équipe della Onlus Medici Senza Frontiere sono impegnate sul campo nelle seguenti città: Kiev, Leopoli, Vinnytsia, Zhytomir, Dnipro, Kharkiv, Odessa, Mykolaiv, Poltava, Bila Tserkva, Uzhhorod e Ivano-Frankivsk. L’organizzazione monitora i progetti di assistenza ai rifugiati e soccorso medico 24 ore su 24, cercando di prestare soccorso alla maggior parte dei civili.

 

 

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