Sicilia: nuovo protocollo d’intesa sulla salute, strategie anche per il gioco d’azzardo

C’è un nuovo, interessante, protocollo di intesa che vede protagonista la nostra regione. È stato infatti siglato a fine marzo un nuovo accordo tra la Sicilia e la Federsanità regionale, con l’obiettivo di sviluppare e mettere in campo una serie di interventi sull’integrazione sociosanitaria nonché migliorare il sistema di offerta dei servizi.

L’accordopermetterà di offrire “un contributo in termini di orientamento della programmazione regionale in materia sanitaria, qualificandola e promuovendo politiche di welfare condivise che supportino gli interventi stabiliti dalla programmazione regionale per la messa in atto di tutti i percorsi e dei livelli assistenziali di prevenzione, cura e riabilitazione”. L’Assessore alla Salute della Regione Sicilia, Ruggero Razza, ha parlato con ottimismo del nuovo protocollo d’intesa, un tassello fondamentale per la costruzione di un sistema avanzato e sinergico per le azioni di pubblica sanità che riguardano anche il settore del gioco d’azzardo. Stando a quanto si legge nel documento, infatti, sono previste delle azioni e delle strategie per la prevenzione, la cura e la riabilitazione dal gioco d’azzardo patologico.

La collaborazione tra enti pubblici è un tassello fondamentale nella creazione di ambienti di gioco sempre più responsabili e trasparenti. Un’attenzione particolare deve essere dunque dedicata al gioco online, un segmento in grande ascesa del gambling legale e pubblico italiano, cresciuto durante i mesi della pandemia sia grazie ad alcuni strumentimarketing, come i bonus erogati dai casinò agli utenti, che hanno influito nel cambiamento di abitudini dei giocatori. Con il lockdown e la chiusura forzata del segmento fisico e terrestre, infatti, milioni di italiani si sono ritrovati chiusi in casa, obbligati a dirottare verso la rete la loro passione per il gioco.

Il nuovo protocollo d’intesa della Regione Sicilia, inoltre, sarà condotto grazie alla sinergia con l’OIS, l’Osservatorio sulle buone pratiche di integrazione socio sanitaria, presentato da Agenas e FederSanità nel corso del forum Mediterraneo in Sanità tenutosi a Bari. Senza questa particolare sinergia tra le parti in causa è impossibile pensare al gioco pubblico come un ambiente responsabile e sicuro. Serve quindi collaborazione, dialogo, incontro, tra settore pubblico, privato e utenza. Una collaborazione che guardi alla sicurezza, alla trasparenza e al rispetto dei giocatori e degli utenti, che devono essere messi in guardia dei pericoli della rete e, in caso, aiutati a superarli. Un passo in avanti importante, dunque, quello messo in pratica dalla Regione Sicilia.

 

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