Catania: trasferimento fraudolento di beni, diversi arresti

Agenti della squadra mobile hanno dato esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Gip di Catania per concorso nei reati di trasferimento fraudolento di beni e di turbata libertà dell’industria e del commercio con la quale è stata disposta l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di: Giuseppe Sberna, Vincenzo Allegra, Giovanni De Feo e un altro indagato, nonché il sequestro della totalità delle quote e dell’intero compendio aziendale della C.S. Police srl quale mezzo per commettere il reato e profitto del reato stesso.

Le indagini hanno permesso di accertare che Giuseppe SBerna, dominus e amministratore di fatto della società “istituto di vigilanza la Sicurezza Italia srl”, operante nel settore della vigilanza privata, dopo aver subìto la revoca della licenza all’esercizio dell’attività, con decreto del prefetto di Catania del 27 febbraio 2018 e la dichiarazione di fallimento disposta con sentenza del tribunale di Caltagirone del 19 marzo 2019 e a seguito dell’accertamento di reati in materia fiscale, al fine di proseguire illegalmente l’esercizio dell’attività a lui preclusa e di sottrarre l’impresa a possibili provvedimenti ablativi di prevenzione che l’Autorità giudiziaria avrebbe potuto emettere a suo carico, ha posto in essere un complesso meccanismo di interposizione fittizia, articolato in diversi passaggi.

Prima di tutto concedeva in affitto un ramo dell’azienda prima dell’intervento della dichiarazione di fallimento ad un’altra società concorrente, obbligandosi a trasferirle beni strumentali, contratti di lavoro con il personale e contratti di appalto con i committenti, con conseguente acquisizione di risorse dalla cessionaria. Inoltre, dava parziale esecuzione al contratto di affitto aziendale, sottraendo di fatto alla società concessionaria i beni strumentali per l’esercizio dell’azienda con relativo danno economico per la stessa. Inoltre, acquisiva la titolarità di fatto della C.S. Police srl ,intestando le quote agli altri indagati, terzi compiacenti, facendo in modo che la neo società continuasse ad operare nel settore della vigilanza privata.

E, ancora, l’uomo aveva creato una società satellite Futura srl, facendola intestare ad altro titolare di comodo, il cui scopo era quello di fornire servizi in via esclusiva a società a lui stesso riconducibili.

Nel corso delle indagini sono stati acquisiti elementi di riscontro tramite attività di perquisizioni che consentivano di trovare e sequestrare, nella sede della società C.S. Police srl, 250.900 euro in contanti e assegni per un valore di quasi 140 mila euro.

Per Sberna sono stati disposti gli arresti domiciliari e la misura cautelare interdittiva della sospensione dell’esercizio dell’impresa in qualunque veste e ruolo per la durata di un anno nei confronti degli altri indagati. La totalità delle quote e l’intero compendio aziendale, il cui valore commerciale può stimarsi vicino ai due milioni di euro, sono stati affidati alla custodia di un amministratore giudiziario nominato dal Gip.

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