Messina: “meno plastica a scuola” nell’agenda per lo sviluppo sostenibile

“Meno plastica a scuola” è il tema del quarto laboratorio partecipativo della città metropolitana di Messina. Nell’ambito dell’agenda per lo sviluppo sostenibile Messina 2030. Un laboratorio promosso dalla città metropolitana di Messina nell’ambito dell’agenda per lo sviluppo sostenibile Messina 2030.

Il tema trattato “Meno plastica a scuola” vuole essere uno stimolo per avviare una riflessione tra enti, istituzioni, associazioni, cittadini, con il coinvolgimento delle scuole, sull’utilizzo sempre più frequente della plastica in ogni aspetto della nostra vita.

Si tratta di un materiale certamente utile e versatile, ma che provoca notevoli ricadute sull’ambiente sia per la sua provenienza da fonti non rinnovabili e i lunghissimi tempi necessari al suo riassorbimento, sia per le problematiche dello smaltimento troppo spesso scorretto, fonte di notevole inquinamento terrestre e marino, inquinamento che ritorna nei nostri piatti attraverso il cibo.

I lavori sono stati introdotti dall’amministratore della TPS pro, Lucio Rubini, il quale ha sottolineato come il laboratorio abbia inteso proporre una riflessione ed un confronto sulle possibili azioni da compiere per ridurre l’utilizzo di plastiche in un ambiente circoscritto come quello scolastico, quindi Elena Lucia, di “integrazione urbana” di Roma ha illustrato agli studenti presenti in teleconferenza varie soluzioni di riutilizzo e di riciclo delle materie plastiche.

All’evento hanno partecipato gli istituti scolastici della città di Messina: istituto comprensivo Paradiso, istituto comprensivo Villa Lina-Ritiro, istituto comprensivo Battisti-Foscolo, istituto comprensivo Santa Margherita, istituto comprensivo Giovanni XXIII, istituto Bisazza e l’istituto Borghese-Faranda di Patti, oltre ad istituzioni del territorio metropolitano e, ancora, enti, associazioni ambientaliste e cittadini.

La città metropolitana, nei primi mesi dell’anno appena iniziato, organizzerà un ciclo di conferenze nelle scuole sulle problematiche della sostenibilità ambientale e fornirà ad alcune scuole e agli uffici dell’Ente le “case dell’acqua”, ovvero dei sistemi di potabilizzazione dell’acqua, fornendo contestualmente a studenti e dipendenti delle borracce di alluminio per ridurre l’utilizzo di bottiglie di plastica.

A concludere i lavori è stato Carmelo Casano, referente tecnico del progetto che, dopo aver ringraziato i partecipanti, ha fatto una breve sintesi dei lavori, sottolineando come “l’impegno delle istituzioni possa arginare il problema della sempre maggiore diffusione dell’uso della plastia, solo se accompagnato da una accresciuta sensibilità da parte della collettività, ma soprattutto dall’impegno in questa direzione da parte di ognuno di noi”.

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