Messina: Cisl università, confermato Maurizio Fallico segretario generale

Partecipazione e Innovazione, insieme per lo sviluppo” è stato il tema attraverso il quale si sono snodati i lavori del V Congresso provinciale della Cisl Università che si è tenuto questa mattina al Rettorato a Messina e che ha portato all’elezione della segretaria provinciale che guiderà la Federazione nei prossimi quattro anni. Maurizio Fallico è stato eletto segretario generale, Nunzio Feminò segretario aggiunto e Silvana Interdonato segretaria provinciale.

“Il sistema universitario ha ben retto la crisi sanitaria e, di fatto, la pandemia non ha frenato le iscrizioni degli studenti. Il 2020, il primo anno dell’era Covid-19, ha visto un evidente incremento delle immatricolazioni (+14.000 matricole), in linea con quanto registrato nel 2019. Se la pandemia non ha compromesso la formazione universitaria, il merito è da attribuire al sistema universitario nel suo complesso che ha avuto il pregio di essersi saputo bene organizzare in tempi rapidi anche con la didattica a distanza,  dimostrando grande capacità di adattamento alle necessità e riuscendo a mantenere qualità e quantità dei servizi con l’utilizzo della tecnologia da remoto, ponendosi come utile testimonianza nei confronti di chi ha inteso dipingere il lavoro a distanza come un modello improduttivo, regressivo e improvvisato. Dall’altro però, i dati evidenziano un preoccupante rallentamento dell’occupazione, specialmente per i neo-laureati”.

Rispetto a quanto osservato da ALMA-LAUREA, nel 2020 il tasso di occupazione a un anno dalla laurea è diminuito di 4,9 punti percentuali per i laureati di primo livello e di 3,6 punti per quelli di secondo. A cinque anni dal conseguimento del titolo, invece, il tasso di occupazione nel 2020 è pari all’88,1% per i laureati di primo livello, in calo di 0,6 punti percentuali rispetto alla scorsa indagine, e all’87,7% per quelli di secondo, in aumento di 0,9 punti percentuali.

Un dato che dovrà essere invertito attraverso un potenziamento delle politiche attive del lavoro che dovranno considerare le Università come attore principale. In tale ambito apprezziamo la scelta del nostro Ateneo di costituire all’interno dell’attuale assetto organizzativo un osservatorio delle professioni con la finalità di analizzare i fabbisogni professionali del territorio, ponendosi l’obiettivo di rispondere in modo efficace alla domanda di lavoro”.

Un passaggio, nella relazione, anche al ruolo che l’Università è chiamata a svolgere, centrale nel progetto di innovazione sociale dei territori. «Gli atenei, con le loro eccellenze, attraggono e formano le migliori risorse, le quali trovano nei territori in cui agiscono tessuti in grado di alimentare creatività e iniziativa. I giovani ben preparati poi sono il migliore investimento possibile per il futuro. L’innovazione è ciò che risponde all’urgenza di metodi alternativi. Una richiesta che, soprattutto in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo oggi, ci viene avanzata a gran voce dai protagonisti del futuro a cui non è possibile derogare”.

“L’Università è al centro dello sviluppo previsto dal Pnrr – ha detto il Magnifico Rettore dell’Università di Messina, Salvatore Cuzzocrea – siamo ben consapevoli di questa responsabilità. Messina è una città universitaria, siamo al centro e al servizio della città. I risultati ottenuti in questi tre anni sono merito anche dei lavoratori dell’Università e dei miei colleghi. L’attenzione che questa Amministrazione ha nei confronti dei dipendenti è testimoniata anche dall’approvazione di un fondo di 800 mila euro per il personale, per welfare, premialità e buoni pasto. I lavoratori dell’Università sono il valore aggiunto, per l’Ateneo e la città. Credo in loro, mi sono sempre definito un Rettore sindacalista e sono convinto della qualità delle professionalità che ci sono all’interno dell’Ateneo”.

“L’Università ha un ruolo strategico – ha detto il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi – lo deve recitare guardando all’innalzamento del livello culturale del nostro territorio ma anche nella gestione dei prossimi fondi che arriveranno, guardando al futuro, all’innovazione digitale e tecnologica, al recupero delle aree degradate e per il dissesto idrogeologico. Questa università deve essere un fondamentale supporto, una spalla importantissima, per la città ed i lavoratori vogliono essere protagonisti della visione futura per il cambiamento”.

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